Trieste, guida l’auto “segnalata” per bollette non pagate: maxi multa da 700 euro
TRIESTE La pattuglia della Benemerita esibisce la classica paletta di servizio e la vettura interessata al controllo si ferma. I militi chiedono alla conduttrice del mezzo gli abituali patente & libretto. La signora alla guida consegna i documenti, che i carabinieri si apprestano a verificare, ma - ahinoi - incappano in qualcosa che li costringe a redigere un oneroso verbale ammontante a ben 700 euro. Il titolo della mazzata è fermo amministrativo.
Cosa hanno scoperto attraverso la consultazione informatica delle carte? Che il Pubblico registro automobilistico (Pra) aveva annotato sull’auto in questione - come previsto da apposita convenzione stipulata con Esatto - una prolungata morosità riguardo un’antica bolletta comunale non disinnescata. La signora è rimasta così la prima vittima accertata della tagliola anti-evasione che Esatto ha escogitato per venire a capo dei più incalliti dribblers del civico tributo.
È quasi certo che la bolletta risalisse a un servizio educativo (asili, mensa, Sis) non saldato. Esatto, che ha assunto in prima persona la gestione delle procedure esecutive in precedenza affidate a Equitalia, ha sollecitato pagamenti incrostati ormai da anni di obsolescenza: ha raccolto 1,5 milioni di euro su un volume di solleciti pari a oltre 5 milioni. La “vittima”, controllata dalla pattuglia dell’Arma, non era evidentemente annoverabile nel milione e mezzo recuperato: accompagnata dal triste verbale, si è recata alla gabella di piazza Sansovino e ha onorato il debito con Esatto, quindi con il Municipio.
I 700 euro, che hanno inaugurato la stagione repressiva di Esatto, sono solo la prima manche del fermo, perché in caso di recidiva l’asticella sanzionatoria si alza a 1200 euro e alla terza mancanza si taglia il traguardo finale del sequestro. Insomma, chi ha ricevuto il provvedimento di fermo amministrativo per il proprio veicolo, non può circolare fino a quando non salda il dovuto a Esatto.
Nel riepilogare l’iter, il presidente della società esattrice comunale, Andrea Polacco, non si diverte a diffondere sadicamente notizie di sanzioni comminate, ma mette in guardia gli utenti disattenti/smemorati/furbetti dal non sottovalutare procedure e tempistiche, che rischiano di rivelarsi implacabili: in caso di bollette non pagate (multe, tassa rifiuti, servizi educativi, ecc.), Esatto manda prima un sollecito, poi un’ingiunzione, infine entra in zona-esecuzione. Qualora l’utente non dovesse farsi vivo al momento opportuno, gli uffici ne trasmettono i dati al Pra, per cui polizia locale, carabinieri, polizia stradale e ogni altro tutore della pubblica sicurezza sono in grado di risalire al contribuente distratto. Attenzione, allora, perché sono “a maturazione” potenziali fermi perlomeno di 450 mezzi, tra auto e moto: è probabile che siano parecchi i morosi all’ultimo stadio che non lo sanno o fingono di non saperlo. E Polacco si chiede: «Ne vale la candela?». —
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