Trieste, Guardia Costiera sequestra 150 kg di prodotti ittici. Sanzioni per 11mila euro

Al mercato ittico scoperte capesante croate sottomisura che non potevano essere commercializzate. A Basovizza fermato un privato con polpa di granceola non tracciata pronta per essere rivenduta ai ristoranti

TRIESTE Una multa davvero salata, di 8 mila euro, e ben 150 chilogrammi di frutti di mare sequestrati. E' il bilancio dell'operazione effettuata dalle 7 alle 8 di questa mattina, martedì 30 giugno, da sei uomini della Guardia Costiera del nucleo Ispettori Pesca. L'intervento rientra nell’ambito dei controlli legati all’operazione “Mare Sicuro 2020” posti in essere su tutto il territorio regionale.

I militari della Guardia Costiera di Trieste, durante un controllo al mercato ittico di Trieste, hanno trovato capesante di taglia inferiore a quella minima di riferimento, pronta per essere venduta. Secondo la legge, invece, il prodotto ittico proveniente dalla vicina Croazia non poteva essere commercializzato.

Al titolare della società italiana e alla società croata sono state di conseguenza redatte sanzioni amministrative per un totale appunto di 8000 euro. Il prodotto sequestrato, dopo una visita veterinaria che ne accerterà la salubrità e ne attesterà l’idoneità al consumo umano, verrà dato in beneficenza.

Nel pomeriggio, inoltre, un cittadino croato di Pola, privo di alcuna titolarità alla vendita, è stato intercettato all'interno di una pescheria della provincia di Trieste mentre le vendeva 6 kg circa di polpa di granceola sprovvista di qualsiasi elemento che attestasse la tracciabilità, e destinata a ristoranti e pescherie.

Nel corso dell'operazione è stata sanzionata la pescheria intenta all’acquisto del prodotto con una multa di 3 mila euro.


 

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