Trieste-Grado via mare senza Delfino verde: «L’asta non conviene»

Troppi i 14 anni d’appalto mantenendo l’attuale corrispettivo. Ma l’armatore non chiude la porta: «Disponibili a trattare»
La foto di un imbarco sul “Delfino Verde” nel servizio Trieste-Grado
La foto di un imbarco sul “Delfino Verde” nel servizio Trieste-Grado

TRIESTE Per la prima volta in vent’anni il capitano Silvano Peric, proprietario e armatore della Delfino verde navigazione srl, non ha partecipato alla gara per l’affidamento del servizio stagionale marittimo Trieste-Grado, che viene di regola effettuato da giugno a metà settembre. L’asta, bandita dala goriziana Apt, avrebbe dovuto fornire un responso lo scorso 2 marzo ma è andata deserta. In una sintetica missiva lunga 14 righe - compresi i saluti e la firma - inviata alla stessa Apt e a Tpl Fvg scarl (concessionaria dei servizi di tpl regionali) l’unico armatore “passeggeri” del Golfo ha spiegato che «le condizioni tecnico-operative nonchè economiche del bando di gara ci risultano inadeguate per l’arco temporale indicato».

Il perchè va un attimo argomentato. Il bando prevede un corrispettivo giornaliero di 4150 euro, a coprire 6 viaggi Trieste-Grado (3 andate, 3 ritorni). Apt richiede un appalto della durata di 9 anni (1° giugno 2021-30 settembre 2029) rinnovabile per un ulteriore quinquennio fino al 2034. Dunque, 14 anni per un importo pari a 5,2 milioni di euro. Peric lamenta che il periodo è troppo lungo in relazione al corrispettivo e che l’indicizzazione Istat è insufficiente. La cifra inserita nel bando è sostenibile per 2-3 esercizi, ma non per 14: basti solo pensare - riflette l’armatore - a quelle che potranno essere le variazioni nel prezzo del gasolio. Senza contare nuove implicazioni normative, l’eventualità di nuove regole sugli equipaggi, eccetera eccetera ... Quindi, Peric non se la sente di impegnare il suo battello su una sequenza temporale della quale non è assolutamente certo di garantire l’equilibrio gestionale.

Ma Peric, che è una vecchia volpe, non accosta definitivamente la porta in faccia all’avvocato Caterina Belletti, presidente di Apt. E chiude la lettera scrivendo che «nondimeno, qualora si manifestasse l’esigenza di coprire il servizio per la mancata aggiudicazione della gara, possiamo fin da ora dichiararci disponibili ad un tavolo di trattativa al fine di trovare un accordo di reciproca soddisfazione».

Ed ecco che, nell’ipotesi si avvii un confronto, il “de luxe”, varato alcuni fa dai cantieri Foschi di Cesenatico, primo in Italia a essere dotato di motori Volvo Ips, in grado di trasportare 300 passeggeri e 30 biciclette, potrebbe riapparire sulla rotta tra Molo Bersaglieri e Molo Torpediniere, dove negli anni buoni ha accompagnato oltre 36.000 viaggiatori a stagione. A meno che da altre parti della Penisola non appaiano concorrenti: lo scorso 2 marzo, però, non c’erano. —


 

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