Trieste: gli universitari di Fisica finiscono in copertina

La singolare struttura, un tappeto di grafene 100 milioni di volte più sottile di un tappeto persiano, sul prestigioso “Journal of Physical Chemistry C”

È il più sottile tappeto mai tessuto, srotolato sulla più piccola scalinata che l’uomo possa concepire. È la nanostruttura prodotta dagli studenti del corso di Laurea magistrale in Fisica dell’Università di Trieste. Gli studenti si sono conquistati la copertina del numero in usscita a fine mese del prestigioso The Journal of Physical Chemistry C. «Il nostro tappeto di grafene - un singolo strato di atomi di carbonio - è 100 milioni di volte più sottile di un tappeto persiano. La scalinata sulla quale siamo riusciti a intrecciarlo possiede la bellezza di 10 milioni di gradini, ognuno dei quali 40 miliardi di volte più basso di quelli necessari per salire la scalinata d’ingresso alla nostra Università, e il tutto in un’area piccola quanto una moneta da 5 cent», dice Enrico Monachino, uno degli studenti del corso di laurea, ora PhD student all’Università di Groningen, che insieme a Barbara Casarin, Alessandro Cian, Zhijing Feng, Francesco Randi, Giovanni Zamborlini e Marta Zonno hanno raggiunto questo prestigioso traguardo. La preparazione e lo studio di questo sistema sono stati realizzati nell’ambito dell’attività didattica del Corso di laboratorio di Fisica della materia, coordinato dal professor Alessandro Baraldi. Che cita «l’ottima preparazione di base fornita dal corso di laurea magistrale in Fisica e la consolidata sinergia tra l’Università ed Elettra Sincrotrone Trieste, nei cui laboratori e linee di luce si svolge l’attività didattica del corso di laboratorio». Proficua anche la collaborazione dei ricercatori di Elettra coinvolti nell’esperimento, Paolo Lacovig e Silvano Lizzit insieme a Elisa Miniussi, studentessa del corso di dottorato in Nanotecnologie.

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