Trieste, gli amici lo tradiscono e rubano i gioielli a casa dei suoi genitori

Un minorenne aveva parlato del “tesoretto” della madre Forse duplicate le chiavi di casa. Bottino di 20mila euro
Silvano Trieste 02/04/2013 Via Duca d'Aosta 4, principio d'incendio con sfollati
Silvano Trieste 02/04/2013 Via Duca d'Aosta 4, principio d'incendio con sfollati

TRIESTE. Vittima dei bulli. Delle cattive amicizie. Dei compagni che hanno messo a segno un furto da 20mila euro in gioielli nella casa dei suoi genitori. Un maledetto colpo messo a segno senza forzare la porta dell’appartamento. Forse realizzato in un brevissimo lasso di tempo utilizzando un paio di chiavi false clonate dalle sue. Prese forse quando erano al mare.

Il colpo è stato messo a segno sabato pomeriggio, probabilmente tra le 16 e le 19 in una casa di via Piccardi. Poco dopo quell’ora il padre del protagonista di questa vicenda (che è studente e ha 16 anni) è entrato in casa e ha trovato che il cofanetto dei gioielli della moglie, che avrebbe dovuto essere appoggiato su un mobile della camera da letto, era stato spostato. L’ha aperto e ha scoperto che era vuoto. Tutto era sparito. Catenine, collier e anche anelli.

Col passare delle ore l’uomo si è reso conto che i ladri avevano agito verosimilmente a colpo sicuro. Che la porta dell’appartamento non era stata forzata. E a questo punto il figlio ha ammesso, ha raccontato di quelle sue compagnie cattive ai genitori. Poi al mattino, dopo che il padre ha sporto alla polizia, la denuncia del furto riferendo anche gli elementi di sospetto forniti dal figlio e le indagini si sono subito attivate, puntando verso gli amici. Ma al momento nessun sospetto è stato raggiunto dagli investigatori.

Dice il padre: «Mio figlio era profondamente dispiaciuto per quello che era successo. È stato tradito dai suoi amici dei quali si fidava. È stato lui a rivelare agli altri ragazzi che in casa c’erano i gioielli e gli altri ne hanno approfittato. Non so se per entrare abbiano utilizzato una chiave falsa, ma forse credo che abbiano in qualche modo preso proprio la sua chiave sapendo che noi non eravamo in casa». «Ora spero - dice ancora l’uomo - che gli investigatori riescano a recuperare i gioielli che sono in buona parte ricordi di famiglia...».

Ieri intanto poliziotti della volante e della mobile hanno passato al setaccio i negozi di “Compro oro” in città ma anche fuori provincia, chiedendo informazioni su una vendita che potrebbe essere stata effettuata da alcuni giovanissimi nella tarda giornata di sabato.

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