Trieste, giunta e consiglieri costano un milione

Le indennità di sindaco, assessori ed eletti dell’aula interessano due amministrazioni: l’uscente e quella del post elezioni
Il municipio in piazza Unità
Il municipio in piazza Unità

TRIESTE Sarà, di certo, un costo trasversale. Spalmato, come di consueto, fra amministratori e consiglieri dalla diversa appartenenza politica. Ma anche una spesa che attraverserà due amministrazioni, l’uscente e quella entrante. A bilancio per il 2016, da determina dirigenziale pubblicata sull’albo pretorio online, è stato piazzato un milione di euro, tondo tondo.

La cifra precisa sarà ovviamente quella che comparirà a consuntivo nei conti del Comune, ma non dovrebbe discostarsi di molto da quella preventivata. Si tratta del totale calcolato per le indennità di funzione (che interessano sindaco e giunta) e di presenza (consiglieri comunali) degli amministratori e dei componenti degli organismi municipali previsti per legge e statuto.

Trieste, dai palchi ai pranzi di lavoro tutte le spese del sindaco
Roberto Cosolini in consiglio comunale

Nella cifra globale sono inclusi anche gli oneri ai datori lavoro, il versamento degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi. Il tutto, come accennato, proiettato sull’anno da poco iniziato. E durante il quale, a giugno, si voterà per le elezioni comunali a Trieste. Con il primo cittadino uscente, Roberto Cosolini, in campo per tentare il bis e con gli avversari ancora in alto mare nella scelta dei candidati da opporgli. Indicativamente, il milione prenotato a bilancio riguarderà per metà l’amministrazione a fine mandato e per l’altra metà quella che emergerà dalla consultazione elettorale.

«Si tratta di importi che rappresentano una stima sull’intero anno - spiega l’assessore comunale alle Risorse economiche e finanziarie, Matteo Montesano -. Di solito, sono numeri sostanzialmente rispondenti alla spesa effettiva, poi in ogni caso si procederà con il ricalcolo ed eventualmente con i conguagli».

Scorrendo i dati contabili oggetto della determina, si nota dunque come alla voce “indennità funzione sindaco e assessori” siano stati assegnati 400mila euro. In proposito, è utile ricordare come gli importi base - stabiliti dalla Regione nel 2011, in attesa delle novità che la giunta regionale appunto definirà così come sancisce la legge 18 del 17 luglio 2015 - delle indennità di carica, al lordo delle ritenute fiscali, siano i seguenti per i componenti dell’esecutivo triestino: per il sindaco 5.052 euro al mese più il 25% di incremento in quanto trattasi di Comune capoluogo di provincia (totale 6.315 euro), 2.273 euro al vicesindaco e 2.021 agli assessori con incremento in entrambi i casi del 50% (si arriva rispettivamente a 3.410 e a 3.031 euro al mese) sempre perché si parla di Comune capoluogo di provincia. Quest’ultimo balzello non viene applicato ai lavoratori dipendenti non collocati in aspettativa, nel caso specifico a Umberto Laureni, Laura Famulari, Elena Marchigiani e Roberto Treu.

La spending review comunale dimezza i costi delle “partecipate”
Foto Bruni 05.01.13 Mikez e Jakez:a S.Giusto e sul municipio di piazza Unità

Altro capitolo è quello inerente il Consiglio comunale: sono 532.400 gli euro stanziati per le indennità di presenza del presidente dell’assemblea (in carica c’è Iztok Furlanic della Federazione della Sinistra) e degli altri trentanove componenti della stessa. Qui, il quantum per ciascun effettivo viene definito - fino a che la Regione non si pronuncerà, resta vigente la delibera 1193 del 2011 - dalla somma dei singoli gettoni giornalieri per le sedute di Consiglio e di commissione, pari a 135 euro per il presidente e a 104, sempre lordi, per i consiglieri.

L’elenco degli importi inseriti nella determina dirigenziale continua inoltre con i 40mila euro per gli oneri previdenziali e assicurativi per i dipendenti privati in aspettativa, i cinquemila per i medesimi oneri riferiti ai dipendenti pubblici in aspettativa, il forfait da mille euro per i lavoratori autonomi che optano per l’attività di amministratore, i tremila di rimborso Tfr al datore di lavoro e i 13.500 stabiliti per le indennità di presenza delle componenti esterne della Commissione pari opportunità. Infine, compaiono pure i 5.100 euro che il sindaco Roberto Cosolini porterà a casa quale indennità di fine mandato. In attesa di capire cosa gli riserverà il voto del 12 giugno.

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