Trieste, già scaricato il candidato indipendentista

Liberazione Triestina stoppa ufficialmente il leader di Territorio Libero Potenza. «Lo ringraziamo per la disponibilità ma serve prima un confronto più ampio»

TRIESTE Un dietrofront improvviso ed inatteso. La candidatura a sindaco in vista delle elezioni amministrative del 2016 di Vito Potenza, leader di Territorio Libero, nelle liste di Liberazione Triestina, annunciata solo pochi giorni fa in sede di conferenza stampa alla vigilia del corteo indipendentista che celebrava l’anniversario del Trattato di Pace di Parigi e la nascita del Tlt, viene per il momento “congelata”. A tempo di record. In una nota ufficiale di Liberazione Triestina, la lista civica da poco diventata partito politico, a firma del presidente nonché portavoce Nicola Sponza, si precisa che «l’associazione politica ringrazia pubblicamente il geometra Vito Potenza per aver dato la propria disponibilità alla candidatura per le comunali del 2016» e che «entro poche settimane sarà reso noto il nome del candidato ufficiale di Liberazione Triestina». La nota si conclude sottolineando che «la tempestiva disponibilità manifestata dal geometra Potenza va comunque ad ampliare la rosa dei possibili candidati del movimento, portando nuovi elementi di riflessione per soci, simpatizzanti e forze sociali».

“Liberazione Triestina” a caccia del sindaco
Lasorte Trieste 07/06/14 - Piazza della Borsa, Manifestazione MTL, TLT, Potenza e Marchesich

Dunque un modo elegante per dare il benservito a Potenza, la cui candidatura è stata fin troppo tempestiva? «Assolutamente no», chiarisce Sponza: «Se fosse stata questa l’intenzione avremmo avuto altri modi per farlo. Semplicemente riteniamo che sia più corretto che la candidatura ufficiale a sindaco di Liberazione Triestina esca da un confronto globale con le diverse anime del movimento e che dunque ci sia una legittimazione che parta dalla base e che sia espressione di un progetto politico complessivo». Una precisazione dunque nella forma e non nella sostanza. Il geometra Vito Potenza insomma non è “il” candidato di Liberazione Triestina, ma al momento solo “uno” dei possibili candidati, in attesa che altre persone si facciano eventualmente avanti e che la decisione definitiva venga presa in modo collegiale. Una mossa prematura quella di Potenza? Una autocandidatura troppo affrettata? Ieri l’ormai “ex candidato ufficiale” di Liberazione Triestina non era reperibile al telefono.

Ma «ci siamo parlati e ci siamo chiariti», rimarca Sponza. Quando arriverà dunque la decisione definitiva? «Dopo l’appuntamento di Ginevra della prossima settimana in cui i nostri rappresentanti illustreranno alle Nazioni Unite un importante dossier sul Tlt, ci sarà il Congresso federativo del partito dal quale uscirà la candidatura ufficiale», precisa Sponza, che conferma che non ci saranno aperture nei confronti delle altre anime degli indipendentisti triestini, con le quali «le distanze rimangono troppo ampie». Vale a dire Trieste Libera di Roberto Giurastante, che peraltro si era smarcata anche dal corteo di domenica scorsa, ed il Fronte per l’indipendenza del Tlt, il cui leader Giorgio Marchesich aveva già annunciato da tempo l'intenzione di candidarsi a sindaco alle prossime amministrative, anticipando addirittura una ipotetica giunta comunale. «Due candidati sindaco non servono a nessuno: dobbiamo essere uniti», aveva dichiarato Marchesich il giorno del corteo. Adesso i candidati indipendentisti, almeno sulla carta, potrebbero essere molti di più.

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