Trieste, fish market e ristorante in Porto vecchio
TRIESTE Il polo museale di Porto vecchio si trasformerà in polo ittico-culturale. Sardoni e reperti. Alla fine Roberto Dipiazza l’ha spuntata, avendolo proclamato fin dall’inizio del mandato nell’estate 2016: il sindaco voleva spostare il mercato del pesce, da anni precariamente collocato all’ex Gaslini nello Scalo Legnami, in Porto vecchio. E così sarà. O meglio: il Comune è in procinto di lanciare un avviso per verificare se vi siano operatori privati disposti a investire mezzi propri al fine di realizzare un nuovo mercato del pesce, con annesso ristorante “panoramico”, nel Magazzino 30, una diruta struttura curiosamente dipinta di rosa, che s’affaccia sul bacino “0”, lo stesso dove si specchiano i Magazzini 24 e 25. A pochi passi sorgono il Magazzino 26 e la Centrale idrodinamica. L’avviso richiede che, attiguo al ristorante, vi sia uno spazio per il jazz: motivo di una così esplicita previsione è l’assenza a Trieste di un luogo vocato a questa forma musicale.
Ne hanno parlato ieri mattina, a margine di un’iniziativa sui “rup”, l’assessore Elisa Lodi e il direttore dei Lavori pubblici Enrico Conte. In particolare, il “30” è posizionato sulla sponda settentrionale del bacino, dove è possibile ormeggiare, opportunità che ha ulteriormente convinto gli uffici competenti a decidere per il trasferimento in questo sito. L’avviso è di imminente pubblicazione e configura, dal punto di vista contrattuale, un project financing, nel quale il Municipio conferisce l’area e il privato/privati mette i soldi. Questo significa che l’amministrazione Dipiazza punta a delegare all’esterno la gestione mercatale, argomento peraltro ribadito a più riprese dall’assessore al Commercio Lorenzo Giorgi.
Lo spazio riservato al mercato ittico è di circa 2 mila metri quadrati, uffici compresi. Attenzione a un passaggio importante: il Magazzino 30 non è soggetto a vincolo della Soprintendenza, quindi è abbattibile e al suo posto è edificabile un nuovo stabile. Nuovo stabile che però deve essere dotato di un ristorante “panoramico”, per cui nella visione comunale al pianterreno si estenderà il mercato del pesce e a quello/quelli superiori si andrà a mangiare, ascoltando jazz. Il Golfo evocherà il Mississippi, Trieste richiamerà New Orleans. Suggestivo. L’avviso è alle ultime correzioni e conterrà il termine per la presentazione delle offerte, che probabilmente scoccherà nei mesi invernali del 2019.
Non ci saranno indicazioni finanziarie, perché quantità e qualità dell’investimento dipenderanno dal progetto del privato proponente. Altro passaggio essenziale: questo avviso non è un bando, dunque non porta a un’automatica assegnazione di spazi e compiti. Serve al Comune per capire se ci siano operatori commerciali ed esercenti pronti a finanziare e a gestire un tipo di intervento finora inedito. Un metodo simile (ma non uguale) a quello adottato per rigenerare il campo “Giorgio Ferrini” a Ponziana. Sui tempi di realizzazione i vertici comunali non entrano nel dettaglio, ma fanno comprendere che l’orizzonte è quella primavera 2021 quando il terzo mandato Dipiazza sarà terminato. In definitiva, calcolando il 2019 come blocco di partenza, resteranno due anni per concretizzare molti sogni. —
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