Trieste, fiera di San Nicolò in bilico fra dehors e regole anti Covid

Allo studio un piano con meno bancarelle, percorsi obbligatori, presenze da limitare. Resta l’ombra del Dpcm: il tradizionale evento potrebbe saltare
Foto BRUNI Trieste 01.12..2019 Fiera di S.Nicolò
Foto BRUNI Trieste 01.12..2019 Fiera di S.Nicolò

TRIESTE La Fiera di San Nicolò è a rischio. Al momento il Comune ha inserito regolarmente l’appuntamento nel calendario di manifestazioni programmate a dicembre, ma sull’evento incombono l’incognita delle regole anti-Covid-19 e l’arrivo di nuovi Dpcm, che potrebbero limitare iniziative come i mercatini o simili dove si temono assembramenti.

Intanto gli uffici comunali sono al lavoro per studiare un modo diverso di organizzare le bancarelle, tra percorsi obbligati e una riduzione del numero di venditori. Ma alle misure di sicurezza obbligatorie potrebbe aggiungersi un’ulteriore difficoltà. Non sarà semplice infatti trovare il posto per gli ambulanti, considerando anche i tanti dehors presenti su viale XX settembre, che i vari locali potrebbero utilizzare per ampliare gli spazi a disposizione nella stagione invernale, come anticipato dalla Fipe di Trieste qualche giorno fa.

«Al momento non possiamo dire con certezza che la fiera ci sarà – spiega l’assessore comunale alle Attività economiche Serena Tonel –. L’intento è di riproporre una tradizione per la città, ma navighiamo a vista. Tutto dipenderà dall’evoluzione della situazione sanitaria nelle prossime settimane e dall’eventuale uscita di nuovi decreti. Per ora ho dato disposizione di predisporre la fiera, che avrà comunque meno espositori, ben distanziati, con indicazioni che la gente dovrà seguire, per evitare che si creino affollamenti. Stiamo preparando le planimetrie, per valutare il da farsi, certo è che bisogna anche considerare con attenzione, quest’anno, la presenza di tutti i dehors di bar e ristoranti che potrebbero restare allestiti anche nei prossimi mesi, e quindi pure a dicembre. In viale XX settembre sono tanti. E poi – aggiunge – bisognerà vedere anche quanti espositori aderiranno alla fiera, sempre alla luce del quadro sanitario a livello nazionale».

Lo scorso anno la manifestazione si era svolta dal primo giorno di dicembre fino all’8, coinvolgendo anche gli spazi di via Muratti e di largo don Bonifacio, e con eventi collaterali e animazioni per i bambini. Guardando alle immagini delle passate edizioni, pare difficile pensare a un modo di arginare l’afflusso di centinaia di persone, che soprattutto nei weekend affollano le bancarelle, tra chi si dedica allo shopping e chi si ferma sul posto per mangiare le specialità dolci e salate da tutta Italia.

«Sicuramente sarà fondamentale ripensare a tutti gli spazi – ribadisce l’assessore – perché la fiera non potrà essere organizzata come le altre volte. Il numero di visitatori va contenuto e controllato. L’evento resta fissato come sempre nella prima settimana di dicembre, sappiamo quanto sia atteso dai triestini e l’intenzione è di salvaguardarlo il più possibile. Ci riserviamo di prendere una decisione definitiva più avanti».

Intanto in Friuli Venezia Giulia, come un po’ in tutta Italia, fiere e mercatini promossi in questo periodo stanno saltando. Alcuni hanno già annullato manifestazioni organizzate a dicembre, legate alle festività.

In bilico poi, di conseguenza, c’è anche il mercatino di Natale. «Il ragionamento è lo stesso fatto per la Fiera di San Nicolò – commenta Tonel –: anche qui l’idea è di mantenere tutto invariato, introducendo eventuali misure di sicurezza. Se poi arriveranno nuove disposizioni e ordinanze, dovremo per forza adeguarci». —


 

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