Trieste, fermi i lavori di Ponterosso: la ripresa è prevista dopo Pasqua

Cantiere fermo dal 16 febbraio, dalla sospensione della posa delle palancole. Non è escluso i tempi si allunghino all’estate
Le palancole in attesa di essere rimosse e la gru sul ponte bianco. Il cantiere è in stallo dallo scorso 16 febbraio. Foto di Andrea Lasorte
Le palancole in attesa di essere rimosse e la gru sul ponte bianco. Il cantiere è in stallo dallo scorso 16 febbraio. Foto di Andrea Lasorte

TRIESTE Il cantiere di Ponterosso è fermo ormai da quasi un mese. Ed è probabile che appena dopo Pasqua si comincino a vedere le prime trasformazioni, propedeutiche a quei lavori attesi, annunciati già a novembre, ma finora non ufficialmente partiti. Un’operazione complessa, come ricorda l’assessore comunale ai Lavori pubblici Elisa Lodi, mai fatta prima e quindi con inevitabili imprevisti da affrontare.

La prossima settimana si svolgerà una riunione tecnica, tra il Comune e la ditta che si occuperà dell’intervento. Come primo step servirà sistemare le palancole, che lo scorso 16 febbraio, dopo la posa delle prime assi nel terreno, si erano scontrate con un fondale roccioso inaspettato. Da quel momento tutto si è bloccato. Ora quella sorta di chiusa, composta da tanti pezzi fissati insieme, sarà rifatta. Saranno necessarie infatti palancole più corte, che verranno fatte sprofondare meno di quei sei metri stabiliti inizialmente. Poi sarà abbassato il livello dell’acqua del canale, per iniziare la risistemazione dei ponti – verde e bianco – usurati dal tempo e dal traffico.

«Nel campo delle opere pubbliche – spiega Lodi – le complicazioni ci sono, ma uffici e impresa stanno lavorando in sinergia, per trovare la soluzione migliore, per far ripartire tutto al più presto, è un intervento non banale, soprattutto per quanto riguarda la parte propedeutica, ed è la prima volta che si mette in campo un’operazione simile. C’è la volontà – sottolinea – di risolvere tutto in tempi brevi, e di portare avanti anche questo cantiere, che sicuramente è necessario».

Secondo le tempistiche prefissate in origine, la ristrutturazione dei ponti si sarebbe dovuta concludere a giugno. Il rischio dunque è che la data slitti ancora, e che gli operai lavorino anche nel corso dell’estate. «È una possibilità – conferma l’ingegnere del Comune Enrico Cortese, responsabile del procedimento – ma cercheremo di accelerare in corso d’opera, l’importante ora è ripartire, poi sono convinto che parte del tempo perso si potrà recuperare».

Sono passati intanto più di quattro mesi dai primi provvedimenti che hanno interessato la zona. È il 4 novembre quando il traffico lungo Riva 3 Novembre subisce alcune limitazioni. Niente più transito consentito ai mezzi con peso superiore alle 7 tonnellate e mezzo, nel tratto tra via Rossini e via Bellini, lungo il ponte Verde, a causa del deterioramento della struttura. Il 9 gennaio vengono depositate 250 transenne sul posto, per ingabbiare tutto il canale. La delimitazione dovrà essere completata prima di abbassare l’acqua e servirà per evitare che qualcuno, malauguratamente, possa farsi male cadendo nel canale. Lunedì 8 febbraio, le previsioni meteo non sono favorevoli e non si muove ancora nulla. Il 13 febbraio è pronta la gru, che dovrà fissare le palancole tra il canale e il mare. Posizionata accanto al ponte bianco, avrà il compito di spostare le assi da un maxi bilico al terrazzamento sottostante e poi sul fondale. Il 13 febbraio le raffiche di bora spingono in acqua i container del cantiere, recuperati a fine mattinata dopo una lunga operazione dei Vigili del fuoco. Si arriva così al 16 febbraio, quando, appunto, la gru è obbligata a fermarsi.

Intanto il mezzo resta sempre fermo al suo posto, il ponte bianco è interdetto ai pedoni e le vecchie palancole, non più utilizzabili, attendono di essere rimosse. —


 

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