Trieste, esplosione nella villa, Terzoni era stato arrestato nel 1987 per furto d'armi

Emergono nuovi inquietanti dettagli sul passato del 51enne morto nella casa di Trebiciano in cui i vigili del fuoco hanno trovato un vero e proprio arsenale. Stando alle cronache del Piccolo di allora, Terzoni aveva sottratto le armi dall'arsenale della Marina militare di La Spezia dove era in servizio. In casa aveva fucili e pistole. L'operazione era stata condotta dai carabinieri di Trieste.

TRIESTE Dario Terzoni, il cinquantunenne morto venerdì scorso in seguito all'esplosione di una bomba nella sua abitazione di Trebiciano, era stato arrestato nel 1987 per furto e detenzione di armi.

L'operazione era stata messa a segno dai carabinieri di Trieste grazie a una lunga e articolata indagine.

Con ogni probabilità, stando a quanto rivelano le cronache delle edizioni del Piccolo di allora, Terzoni aveva sottratto le armi dall'arsenale della Marina militare di La Spezia dove era in servizio. In casa erano state trovate decine e decine di armi rubate, anche d'epoca. 

L'esplosione che ha portato alla morte di Terzoni è avvenuta alle 9 del mattino di venerdì scorso, 16 marzo. Sono stati i vigili del fuoco a trovare il cadavere e le bombe. Una aveva massacrato il cinquantunenne. Gli artificieri hanno trovato nel garage le schegge dell’ordigno killer, grandi venti centimetri; ma anche altre tre granate; una bomba a mano tedesca; una bomba di mortaio inglese; 42 munizioni di armi portatili.

Materiale della Prima guerra mondiale che è stato subito portato all’esterno. I pompieri hanno dichiarato l’inagibilità della villa per almeno ventiquattr’ore: il tempo necessario a stabilizzare la miscela esplosiva all’interno degli ordigni rinvenuti, esposti a temperature molto elevate dovute all’incendio. Ma l’abitazione è stata anche puntellata per evitare il pericolo di crolli strutturali e consentire le operazioni di bonifica.

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