Trieste. Ecco il serpente delle insegne delle farmacie: "saettone" avvistato sulla ciclabile a San Giuseppe
Se ne stava rilassato a riscaldarsi sotto il sole, al centro del sentiero, dopo la pioggia della sera precedente. All’arrivo dell’essere umano, infastidito, è sgusciato rapidamente nella boscaglia. Si tratta di un bell’esemplare di còlubro di Esculapio (Zamenis longissimus) detto anche “saettone”. È un serpente non velenoso e particolarmente utile per l’uomo, in quanto lo difende cibandosi di zecche, topi, uccelli moribondi e parassiti. Deve il suo nome ad Esculapio, dio greco della medicina, rappresentato con un bastone sul quale è intrecciato un serpente, il colubro appunto, simbolo della forza vitale che guarisce i mali. Un’immagine che ancora oggi simboleggia la medicina, tanto da apparire stilizzato sulle insegne di qualche farmacia. Un tempo particolarmente comune sul Carso triestino, negli ultimi tempi la sua presenza si è fatta più scarsa a causa dei tanti predatori presenti sul nostro territorio. L’esemplare avvistato ieri sulla pista ciclabile nei pressi di San Giuseppe della Chiusa presenta la particolarità di possedere una coda mozzata, tanto da farla sembrare tronca.
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