Trieste, Eataly fa il pienone. Un assalto per il via

Assedio ai banchi vendita, con particolare predilezione per la panetteria. Prezzi mirati, dal mercato al ristorante, con abbondanza di offerte
Silvano Trieste 17/01/2017 Eataly, l'apertura al pubblico
Silvano Trieste 17/01/2017 Eataly, l'apertura al pubblico

TRIESTE Un assalto. Inossidabili, indomabili, i triestini si sono esposti ieri mattina alle raffiche della bora a 140 km orari ben prima delle 11, ora deputata all’apertura ufficiale di Eataly sulle Rive.

Una curiosità e una passione che deve aver sorpreso gli stessi gestori, che da quella sorta di acquario virtuale interno vedevano le onde incresparsi sempre di più nella Sacchetta, anche se i serramenti hanno superato bene la prima prova di tenuta.

Il patron Oscar Farinetti, un sorriso che non gli abbandona la faccia da due giorni, si è prestato volentieri a fotografie e selfie, ha stretto mani e poi ha aspettato paziente che i due allievi della Scuola internazionale di Opicina tagliassero il simbolico nastro.

Al suo fianco la presidente della Regione Serracchiani, il sindaco Dipiazza, scortato dagli assessori Rossi e Giorgi e il vescovo Crepaldi, mentre Andrea Illy si apprestava a fare gli onori di casa nei suoi spazi interni e i vari angoli si preparavano a reggere l’urto della folla.

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Perché di urto vero si è trattato. Sopraffatti dalla voglia di vedere tutto e subito i nuovi, potenziali clienti si sono sparpagliati un po’ ovunque, come formiche impazzite, prima di fare mente locale e concentrarsi su quello che effettivamente gli interessava di più.

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Una prima sensazione: piace, e piace molto il reparto panetteria. Le forme particolari, i prodotti regionali, il fatto che, come si inorgogliva l’altra sera Antonio De Paolo, referente locale di Eataly, il prodotto esca dall’unico forno a legna attualmente operante in provincia, evidentemente ha fatto centro. Risultato: banchi e casse perennemente affollati e commenti più che positivi un po’ da tutti.

Quasi impossibile avvicinarsi al bancone del Gran Caffè Illy, letteralmente preso d’assedio, mentre iperattiva si è rivelata anche la pescheria “La Barcaccia”, dove prodotti e stuzzichini sono andati via quasi in percentuale uguale, mentre un discreto successo ha ottenuto anche l’ortofrutta, complice la distribuzione di gustosi assaggi ma anche la presenza di autentici prodotti di nicchia, come la Rosa di Gorizia, a prezzi competitivi.

I prezzi, appunto. Tra le critiche, rigorosamente preventive, a Eataly la più gettonata riguarda proprio i costi del mercato, spalmato un po’ in tutti gli angoli della struttura e forte di ben 4000 prodotti diversi. Bene, non sappiamo se alcune tariffe siano state introdotte come promozionali, ma di sicuro non vanno oltre, anzi, alle loro quotazioni normali.

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Foto BRUNI 15.01.17 Eaitaly-i preparativi

Prendiamo la pasta di Gragnano, una delle eccellenze italiane: la forbice per una confezione da 500 grammi oscilla tra 1.98 e 2.50 euro, a seconda della marca. Esiste anche la possibilità, a 4.50 euro, di acquistare confezioni da un chilo. Non sono di sicuro prezzi da prodotti industriali, si capisce, ma i prodotti di Gragnano, oltre ad avere una marcia in più, sono cari per definizione.

Allo stesso modo può fare impressione vedere certi oli pugliesi quotati 22.80 euro. Dimenticando che è la richiesta fatta anche per certi oli pregiati e artigianali della nostra stessa provincia...

Nel settore macelleria-rosticceria, conforta di bel principio vedere che ampio spazio è stato riservato alla territorialità, a partire da un fumante prosciutto cotto caldo, vero ambasciatore della triestinità a tavola. Ed è stato proprio il classico “rodoletto”, magari abbinato ad ottime patate arroste, a raccogliere i consensi maggiori per i primi “rebechini” dentro Eataly.

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A proposito di cucina: il varo dell’Osteria del Vento e del suo chef Vincenzo Vitola ha avuto come ospiti anche alcuni cinesi. Sulla qualità non nutriamo dubbi, mentre i prezzi sorprendono in positivo: 8.50 euro per lo spaghetto Eataly, pasta di Gragnano al pomodoro e basilico e quota che non va oltre i 12.50 euro dello spaghetto alla chitarra con le vongole.

Buona l’offerta di secondi, che viaggia tra i 12.50 euro di un hamburger da 180 grammi della “Granda” ai 18 euro di un Gran Fritto (nel vero senso della parola... ) della pescheria, mentre una tagliata non oltrepassa i 15 euro, cifra che ormai si paga anche...in osteria.

Alla fine carrelli pieni, tanti sorrisi e lavoro pressocchè no stop. Al riguardo va detto che Eataly sarà aperto ogni giorno tra le 10 e le 22.30, protratte nei weekend alle 23.30, 365 giorni all’anno. Il battesimo è andato, alla grande. Adesso bisogna lavorare per la...comunione. Con la città, soprattutto.

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