Trieste, Eataly annuncia l’apertura in estate
TRIESTE «Un fattore determinante per la crescita della città». Così Roberto Cosolini ha definito il nuovo Magazzino vini che a fatica si accinge a diventare la prima sede nel Nordest d’Italia di Eataly, la catena di punti vendita di medie e grandi dimensioni specializzati nei generi alimentari italiani di alta qualità.
Passando lungo le Rive anche in questi giorni non si ha la percezione che i lavori stiano procedendo a spron battuto ma il sindaco, dopo una visita accurata al cantiere effettuata ieri mattina, assicura che non è così: «Sono parecchi i tecnici e gli operai indaffarati, la scadenza a metà maggio di fine lavori dovrebbe più o meno venir rispettata. Da quel momento basteranno 30 o 40 giorni per vedere quello che sarà il più bell’Eataly d’Italia aperto ai triestini e ai turisti».
Sono le date che ribadisce anche Antonio De Paolo, immobiliarista di Gallery, portavoce della società di gestione: «A fine giugno, a meno di colpi di scena dell’ultima ora che al momento sembrano esclusi, potrà esserci l’inaugurazione perché l’allestimento porterà via un lasso di tempo compreso tra uno e due mesi. E, anche se i lavori slittassero di qualche settimana, potremo già cominciare ad arredare nella loro fase finale». Precisazione importante dal momento che sembra che vi sarà una proroga di trenta massimo quaranta giorni rispetto alla scadenza contrattuale di metà maggio perché sono intervenute una serie di varianti.
Della riqualificazione del Magazzino Vini, come noto, si è incominciato a parlare già alla fine degli anni Ottanta. Ieri, nel suo sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori dell’ampio cantiere, il sindaco è stato accompagnato dallo stesso De Paolo e dall’architetto Raffaella Paoletti della Fondazione CrTrieste.
È stato verificato che due piani sotto il livello del mare è già stato ultimato il garage che potrà ospitare una cinquantina di automobili. «L’affaccio sul mare grazie alle imponenti vetrate sarà prestigioso - ha commentato Cosolini - e permetterà a tutti di godere, non solo dal ristorante ma anche dagli altri settori, dello stupendo panorama sul nostro golfo».
La facciata in vetro, in base a quanto è trapelato tra le fitte maglie di riservatezza intessute sia dalla Fondazione CrTrieste che da Eataly, è in esecuzione allo stabilimento Simeon di Noventa di Piave, la stessa ditta che sta eseguendo i lavori accanto alla Riccesi che si occupa della parte edile. Sarà una sorta di scatola vitrea che verrà realizzata all’interno per poter conservare i muri perimetrali originali esterni.
La settimana prossima, sempre stando alle indiscrezioni, dovrebbero anche partire i lavori di pitturazione dei muri esterni. Niente giallo paglierino o ocra, come si sarebbe potuto dedurre dalle prove di colore fatte: il nuovo Magazzino vini sarà colorato in arenaria rosata scura come sarebbe stato prescritto dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici. A seguire verranno fatte in particolare le pavimentazioni interne.
Da tempo è possibile scorgere all’interno la scala elicoidale che sembra arrugginata ma in realtà è stata realizzata in acciaio cor-ten che proprio in virtù della sua patina superficiale bruna è protetto dalla corrosione. Per questa il patron di Eataly Oscar Farinetti e in particolare il progettista, l’architetto Marco Casamonti, si sono ispirati alla struttura esterna della Cantina dei marchesi Antinori nel Chianti classico. Per salire - vi saranno due piani interrati, il pianoterra e il primo piano - si potrà utilizzare anche una comoda scala mobile.
«Farinetti sarà a Trieste prima dell’inizio della primavera - riferisce De Paolo - e annuncerà un importante novità nel lay-out interno rispetto allo schema già noto». Impossibile saperne qualcosa di più. «A me Trieste piace per quattro motivi - ha detto recentemente Farinetti al Piccolo - Primo, perché è una delle città più belle d’Italia. Secondo, è una città di mare e noi italiani dobbiamo tutto al mare. Terzo, è una città di confine, in grado di attrarre pubblico. Infine il Magazzino vini è un posto magico, incredibile, dalla fortissima memoria storica. Nella mission di Eataly c’è la volontà di ridare vita ai luoghi dimenticati. E il Magazzino lo era: l’idea della Fondazione CrTrieste è filantropica. Dobbiamo per forza realizzare una cosa bella. Parleremo del mare, del vento, dei vini. E del caffè. Combineremo tutto, in più aree ma senza discontinuità. Ristorazione, mercato, didattica: si va per mangiare, per acquistare e per imparare».
Ciò che è certo è che al piano più basso c’è il garage e che all’ultimo vi saranno i ristoranti specializzati con la vista mozzafiato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo