Trieste e la nave ospedale, il caso approda di nuovo in Parlamento

Questa volta è il portavoce di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, a interrogare il ministro della Salute Roberto Speranza: "L'idoneità dell'operazione va verificata"

TRIESTE L'ipotesi della nave-ospedale Gnv Allegra, che la Regione Friuli Venezia Giulia avrebbe scelto per ospitare gli anziani delle case di riposo di Trieste positivi al coronavirus, approda nuovamente in Parlamento. Dopo la dem Debora Serracchiani, la settimana scorsa, adesso, riporta l'agenzia Dire, a interrogare il ministro della salute è il portavoce di sinistra italiana, Nicola Fratoianni, che chiede di «verificare l'effettiva idoneità della nave Gnv ad ospitare pazienti anziani positivi covid-19 provenienti dalle case di riposo, anche alla luce del parere negativo espresso dal presidente della società italiana di gerontologia e geriatria».

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La nave Gnv Allegra

Quest'ultimo, Raffaele Antonelli Incalzi, aveva risposto infatti alla richiesta di parere della consigliera regionale del Fvg, Simona Liguori (cittadini), sull'impatto dell'operazione sugli anziani. E ha sottolineato, evidenzia Fratoianni, che c'è «rischio per gli ospiti della perdita dei punti di riferimento spaziali e umani propri della vita di ogni giorno» e che può provocare «un impatto fortemente negativo sullo stato di salute, con rischio di depressione, disorientamento, delirio e peggioramento di deficit cognitivo preesistente; tale rischio sarebbe accentuato dalle dimensioni anguste delle cabine e dalla scarsità di luce solare».

Il deputato esprime quindi timore «che a tali pazienti possa venire negato il diritto ad essere curati con tutti i mezzi e le forze a disposizione e salvaguardando la loro dignità. L'idea di ospitarli su una nave ormeggiata in un molo secondario potrebbe significare lasciare queste persone da sole nel momento più delicato e difficile», osserva Fratoianni. e conclude evidenziando che l'operazione riguarderebbe fino a 168 anziani, con costi di gestione di tra i 700 e i 900 mila euro al mese, per un totale di spesa tra 4 e 5 milioni per sei mesi

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