Trieste e il turismo: un percorso di crescita da rilanciare
TRIESTE E ora? Dopo una pandemia che dura da oltre due anni, una guerra alle porte dell’Europa e una corsa dei prezzi che soffoca la crescita economica, è normale guardare davanti a noi con preoccupazione mista ad angoscia.
Ma è anche il momento giusto per capire quali sono le risorse più preziose su cui possiamo contare e come possiamo sfruttarle al meglio per arginare le insidie e rilanciare un percorso di crescita.
È con questo approccio che torna “L’Alfabeto del futuro”, il progetto del nostro gruppo editoriale che indaga la capacità del Paese di fare innovazione e vuole valorizzare quel tesoro di competenze che i territori custodiscono. Il nostro racconto vive attraverso le pagine – di carta e digitali – dei nostri giornali e gli eventi che fortunatamente possiamo riaprire al pubblico: un aspetto cruciale, perché è anche attraverso il dialogo con i lettori che possiamo migliorare il nostro modo di fare informazione.
Dopo l’apertura di Mantova, “L’Alfabeto del futuro” arriva giovedì 23 giugno a Trieste e il focus sarà dedicato al turismo, un settore centrale sotto diversi aspetti. Lo è per la dimensione umana, cioè la legittima aspettativa che ognuno di noi coltiva di tornare a viaggiare dopo le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. E lo è per quella economica, che deve crescere sensibilmente se vogliamo superare l’evidente paradosso che affligge l’Italia delle vacanze: essere cioè il “Paese più bello del mondo” – come da slogan ripetuto all’infinito –, ma non saper sostenere adeguatamente l’industria del turismo, con il risultato di perdere terreno rispetto ai concorrenti.
Oggi però c’è un aiuto in più che possiamo sfruttare. Ce lo offre il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che nella missione 1 mette a disposizione del turismo risorse per rinnovare le strutture e favorire un approccio che sia tecnologicamente più avanzato, ma al tempo stesso sostenibile, presupposto irrinunciabile di ogni riforma in questa fase tanto delicata.
Come da tradizione, nell’appuntamento di giovedì metteremo a confronto chi deve essere protagonista del salto di qualità: amministratori, leader del mercato e start up. Perché soltanto insieme possiamo scrivere quell’Alfabeto che ci deve guidare a riscoprire il futuro come opportunità e non più come minaccia.
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