Trieste e Gorizia dominano il concorsone

Dopo il cappotto nella categoria C trionfo della Venezia Giulia nella graduatoria dei D. Subito assunti un giuliano e un’isontina
L'impressionante assalto ai test al Palarubini
L'impressionante assalto ai test al Palarubini

TRIESTE. Dall’affollata preselezione del PalaRubini ai malori da caldo torrido in attesa delle prove scritte. Dalle interrogazioni in Consiglio sull’agenzia incaricata di gestire le procedure concorsuali alla lunga attesa del verdetto sui vincitori. Un anno esatto, di fatto, dall’inizio alla fine. Ma, con la chiamata a Palazzo dei tre assunti della categoria D, il concorsone regionale va definitivamente in archivio. Con il trionfo della Venezia Giulia: a conquistare il posto fisso nel pubblico impiego Fvg sono tre goriziani e un triestino, oltre a un cividalese che ha fatto valere la riserva a favore degli interni.

I goriziani “sbancano” il concorsone in Regione
Un gruppo di aspiranti dipendenti regionali alle selezioni al Palarubini a fine giugno

A ridosso di San Silvestro il direttore generale Roberto Finardi ha firmato infatti l’ultimo decreto, quello che approva la graduatoria per la copertura di tre posti di categoria D, profilo professionale specialista amministrativo economico, indirizzo amministrativo, posizione economica 1, con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Il punteggio più alto (58) è quello del ventinovenne triestino Maurizio Drigani. A seguire l’isontina Maila Bevilacqua, classe 1981, con 57,4 punti e la trentenne triestina Michela Russi con 52,8. A farcela sono tuttavia solo i primi due, Drigani e Bevilacqua, perché il terzo posto va a Andrea Podrecca, quarantacinquenne di Cividale (46,85 punti, venticinquesimo dei 53 approdati allo scritto), che fa valere il diritto degli interni a un posto riservato, secondo il dettato dell’articolo 10 della Legge regionale 5 del 2013.

L’intera graduatoria, decreta peraltro Finardi, potrà eventualmente essere utilizzata anche per assunzioni di unità di personale a tempo determinato a valere sui fondi comunitari per la programmazione 2014-2020 nonché per progetti finanziati con fondi a destinazione vincolata diversi dal Programma operativo regionale, «ferma restando la salvaguardia della posizione occupata dai vincitori e dagli idonei per un inquadramento a tempo indeterminato».

Il concorsone fa “strage” di candidati
Le file davanti al PalaRubini in attesa del "concorone" (Lasorte)

Questa seconda puntata completa le operazioni di un concorso che in Regione, in tempi di perdurante blocco del turnover, non si vedeva dal 2007. I primi assunti erano stati due goriziani: Roberto Brezza (59,850 punti), classe 1961, e Francesca Sibilla (56,950), del 1979. Entrambi nati nel capoluogo isontino, come anche la terza classificata, Alida Gratton (1984). Per Brezza e Sibilla, secondo decreto firmato da Anna D’Angelo, direttore del Servizio organizzazione, valutazione e relazioni sindacali del personale regionale, è già a disposizione un posto fisso di Categoria C, profilo professionale assistente amministrativo economico.

Alle loro spalle, in fila, altri 90 concorrenti (alla prova orale erano approdati in 92), fino al punteggio di 43,500, dichiarati tutti idonei e perciò, pure loro, potenzialmente “ripescabili” in caso di successive necessità. Tra i primi dieci ci sono anche Anna Favotto (classe 1976, Udine, 56,625 punti), Matteo Santarossa (1990, Pordenone, 56,575), Nicoletta Belletti (1985, Trieste, 55,875), Barbara Masala (1971, Sassari, 55,300), Elena Anziutti (1980, Tolmezzo, 55,250), Micaela Vogrig (1978, Trieste, 55,200), Maria Martinuzzi (1983, Gorizia, 54,850).

I superstiti di una corsa che aveva visto iscritte inizialmente oltre seimila persone, selezionate al PalaRubini la scorsa estate, con i candidati chiamati a risolvere un test basato su quesiti a risposta multipla sulle materie oggetto della prova scritta: diritto costituzionale e amministrativo, normativa comunitaria, statale e regionale sui fondi europei e nazionali, programmazione, pianificazione e controllo di gestione, ordinamento e organizzazione della Regione. Un tale “traffico” di concorrenti aveva costretto la Regione ad affidare alla società “Tempi Moderni” l’organizzazione del test. Un passaggio che, emerse in rete alcune notizie su presunti reati connessi all’organizzazione di procedure concorsuali, vide Alessandro Colautti (Ncd) interrogare la giunta per fare chiarezza. Tutto in regola, tuttavia. E dunque, da fine giugno in poi, nemmeno un intoppo, se non le lungaggini della burocrazia.

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