Trieste, è allarme zecche in cinque asili. Scatta la bonifica
TRIESTE “Vade retro zecca”: già domani parte alla “Mille bimbi” una disinfestazione urgente, sollecitata dal Comune all’Azienda sanitaria universitaria (Asuits), con interventi mirati su quattro scuole d’infanzia e un nido, dove alcuni genitori hanno trovato gli odiosi parassiti annidati nei loro bambini.
Le segnalazioni genitoriali sono state subito recepite dal Servizio scuola ed educazione, il cui dirigente Manuela Salvadei ha disposto con determina 1273/2017 la disinfestazione attraverso l’apposita struttura preventiva dell’Asuits.
Il rischio-zecca attorno a realtà frequentate dai piccoli utenti, che resteranno attive fino alla fine del mese corrente, è un allarme che squilla ogni anno e ogni anno - ricorda l’assessore competente Angela Brandi - l’amministrazione commissiona campagne disinfestanti.
Questa volta si è trattato di un warning specifico che ha interessato gli istituti “Mille bimbi”, “La Capriola”, “Tre casette/Colibrì” e il nido “Zuccherofilato”: il primo è situato in via dei Mille a San Luigi, i successivi tre in più indirizzi di Borgo San Sergio, l’ultimo in vicolo dell’Edera a Cologna, non lontano dall’Università. Tutti luoghi in periferia o nella semi-periferia, dove il verde attira più facilmente la capacità mimetica della zecca.
La determina, firmata da Manuela Salvadei, alla luce di quanto comunicato dai genitori, evidenzia l’opportunità di provvedere «con urgenza e a titolo precuzionale» a disinfestare le aree esterne delle strutture “toccate” dal parassita. Aree esterne - chiarisce comunque la manager del Municipio - dove già si era proceduto allo sfalcio dell’erba, preliminare fondamentale nella lotta alla zecca. La spesa per l’intervento ammonta a 612 euro.
«Una stagione intensa nella prevenzione contro possibili infezioni legate ad animali - commenta la Brandi - cinghiali, topi, scarafaggi, perfino un gabbiano che deponeva le uova in una delle nostre strutture».
Tornando alle zecche, la guardia è sempre alta in Friuli Venezia Giulia, dove la presenza del parassita viene considerata endemica, specialmente nel Carso, nel Tarvisiano e in Carnia.
Nel corso del 2016 il morbo di Lyme, che si contrae in seguito al morso della zecca, si è mantenuto in regione attorno ai 1500 casi, un dato sostanzialmente stabile nel raffronto con gli anni precedenti. Gli episodi di encefalite, invece, sono risultati in pratica azzerati grazie al forte incremento delle vaccinazioni, vaccinazioni che restano comunque riservate a un campione ristretto della popolazione regionale.
A proposito di vaccini, Angela Brandi comunica i dati definitivi riguardo alle domande di iscrizione agli asili “nido”, quando partirà in settembre la stagione 2017-18: si tratta di 1125 domande, in lieve aumento rispetto alle 1026 dell’anno precedente.
Ne sono state accolte 584 pari al 52%, percentuale anch’essa di poco superiore al 50% del 2016. All’interno di queste 1125 domande, 389 hanno riguardato i lattanti, ammessi con riserva in quanto prossimi “candidati” alle vaccinazioni.
Per quanto concerne le 736 domande relative ai “medio-grandi”, secondo l’Asuits, ai fini delle vaccinazioni, 696 erano risultate regolari e 40 irregolari. Poi, alla luce di un’ulteriore verifica svolta dagli uffici comunali, di questi 40 irregolari 11 si sono rivelati a posto, 19 sono stati ammessi con riserva, 7 gli esclusi e 3 le rinunce. Un bilancio che l’assessore ritiene soddisfacente, soprattutto con riferimento al recupero di una trentina di situazioni, «a dimostrazione - spiega - dell’efficace campagna condotta sul versante vaccini».
Riproduzione riservata © Il Piccolo