Trieste, due mesi di tempo in più per pagare la tassa sui rifiuti
TRIESTE. Ieri sera in tarda ora il Consiglio comunale stava ancora arrancando dietro a una pletora di emendamenti del consigliere di Forza Italia Everest Bertoli, in vista del via libera alle modifiche sul regolamento per la disciplina dell'Imposta unica comunale (Iuc). La novità di maggiore rilievo prevista è senza dubbio il cambiamento delle scadenze della prima rata della Tari, la tassa sui rifiuti, spostata dal 31 maggio al 31 luglio.
La prima modifica discussa riguarda però l'Imu, e prevede che nel caso in cui uno dei coniugi risieda all'estero la casa di abitazione della sua famiglia a Trieste venga comunque considerata prima casa. Fino a ora infatti non era così, con tutto quel consegue per i bilanci famigliari. «Si considera abitazione principale l'immobile, di proprietà anche parziale del coniuge residente temporaneamente all'estero per motivi di lavoro ed iscritto all'Aire, in cui risiede anagraficamente e dimora abitualmente il nucleo famigliare composto dall'altro coniuge e dagli eventuali figli conviventi e che costitutiva abitazione principale dell'intero nucleo famigliare prima del trasferimento all'estero».
L'altro intervento di modifica interessa l'articolo 29 del regolamento, ed amplia le categorie di attività alle quali riconoscere la possibilità, in caso di difficoltà nel definire le superfici ove si producono rifiuti speciali non assimilati o assimilabili ai rifiuti urbani, di calcolare forfettariamente la superficie imponibile applicando all'intera superficie delle riduzioni percentuali: parliamo del 10% per attività di ufficio o bottega; 20% per autorimesse, alberghi con ristorante e vari esercizi di ristorazione, negozi di generi alimentari; 30% per carrozzerie, autofficine, elettrauto, attività industriali con capannoni o attività artigianali di produzione di beni specifici. L'altra riduzione dal 50 al 35% si applica alle aree scoperte di ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, nonché di mense, birrerie, hamburgherie.
Infine ecco la posticipazione delle rate: «Il versamento è dovuto - si legge -, a titolo di acconto, in tre rate di pari importo con scadenza rispettivamente il 31 luglio 2015, il 30 settembre 2015 ed il 30 novembre 2015, con possibilità di versare l'intero importo in un'unica soluzione entro la data di scadenza della prima rata». Oppure «a titolo di saldo, in un'unica soluzione, entro il 31 maggio 2016 contestualmente al pagamento della prima rata dello stesso, ove dovuta».
Questo è il testo delle modifiche che il Consiglio ha discusso nella notte. Prima di affrontarli l'assemblea ha prestato ascolto all'esposizione dei 19 emendamenti stilati dal consigliere Bertoli. Emendamenti che, fino al momento della chiusura di questo articolo, sono stati metodicamente respinti.
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