Trieste, dopo 18 anni di attesa la gara per l’area ex Polstrada a Roiano
TRIESTE Martedì 10 novembre ore 9: una data che ha buone probabilità di assumere una rilevanza semi-storica, perché - salvo imprevisti - quella mattina si saprà a chi toccherà il cantiere ex Polstrada in mezzo a Roiano. A diciotto anni di distanza dal primo atto di un’interminabile operazione.
L’albo pretorio ha pubblicato il bando di gara, che fissa alle 12.30 di lunedì 9 novembre il termine per la presentazione delle offerte. Le imprese, intenzionate a partecipare, sono richieste di cauzione di 53.464,14 euro pari all’1% dell’appalto (al netto dell’Iva).
Considerato che i lavori dovrebbero durare 490 giorni (poco meno di un anno e mezzo), è ragionevole ritenere che l’inaugurazione dell’area finalmente redenta scoccherà a metà 2022. Il Comune, utilizzando in gran parte finanziamenti regionali, punta complessivamente su uno dei capitoli della riconversione ex Stock 7,8 milioni, tre quarti stanziati dalla Regione Fvg. Sul primo lotto il Municipio investe 5,5 milioni, che comprensivi di Iva, salgono a oltre 6,5 milioni di euro. In questo momento diventa uno dei più importanti interventi a cura del Comune.
Tra i più lieti, che i lavori comincino, ci sono senz’altro i residenti, stanchi di vivere a contatto con il degrado provocato dalla demolizione dell’ex caserma Emanuele Filiberto, cui non ha fatto seguito una rapida attivazione del cantiere. Adesso perlomeno si esce dall’incertezza temporale amministrativa.
Il programma delle opere coinvolge 7.700 metri quadrati, su cui il Comune intende costruire un asilo nido, un parcheggio, un’area di verde pubblico. Il “nido”, su cui saranno impiegati 3 milioni, consentirà di coprire la zona di Trieste Nord, finora priva di questo tipo di servizio: 60 bambini potranno esservi accolti. Il parking seminterrato non avrà le dimensioni inizialmente previste e dovrà “accontentarsi” di una settantina di stalli. Al secondo lotto sarà invece rimandata l’esecuzione del cosiddetto “bosco urbano”, un tocco di verde destinato a ingentilire e ad alleggerire un rione in avanzato stato di cementificazione.
Il progetto è stato messo a punto da un pool di professionisti capeggiato dalla F&M di Mirano. La Soprintendenza aveva trasmesso alcune prescrizioni che sono state recepite. Effettuato anche il controllo relativo agli ordigni bellici.
L’avvio del procedimento risale al maggio 2002 con l’accordo quadro sottoscritto da Governo-Regione-Comune. Ma fu necessario attendere il trasloco della Polstrada in via Mascagni per passare al dunque. —
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