Trieste, donna ubriaca al volante tampona un'auto in sosta

La 62enne guidava di pomeriggio con un tasso alcolemico sei volte superiore il massimo consentito. Fermata dalla polizia municipale
Lasorte Trieste 28/07/18 - Polizia Locale, Vigili Urbani
Lasorte Trieste 28/07/18 - Polizia Locale, Vigili Urbani

TRIESTE E' pomeriggio, sono le 14 di lunedì scorso. Una Citroen Saxo percorre via Coroneo in direzione via Valerio. Giunta in via Fabio Severo, all'altezza del civico 85, sbanda a destra finendo contro un'autovettura Ford Fiesta in sosta. Gli operatori della Polizia municipale, arrivati immediatamente sul posto, notano che la conducente della Citroen barcolla leggermente, sintomo quasi sempre di ebbrezza alcolica, ma nulla poteva far sospettare, vista anche l'ora, la presenza di un tasso alcolico così elevato.

La donna, una volta identificata, V. P. le sue iniziali, di 62 anni, viene sottoposta per due volte alla prova dell'etilometro - come prevede la legge - registrando un tasso alcolico di 3.25 g/l, prima, e di 3.15 di g/l, poi: sei volte il massimo consentito!

Il Codice della Strada1 - con l'intento di scoraggiare una condotta così sconsiderata - punisce con severità chi supera il limite di 1,5 g/l di alcol nel sangue: è prevista infatti un'ammenda da 1500 a 6000 euro e l'arresto da 6 mesi a un anno, oltre alla sospensione della patente da 1 a 2 anni, 10 punti in meno ed il sequestro del veicolo che verrà confiscato e mai più restituito al proprietario.

Guidare in stato di ebbrezza è vietato e punito severamente in ogni Paese; anche se i valori-limite dell'alcolemia possono differire leggermente a seconda dello Stato, gli effetti negativi dell'alcol su percezione, attenzione e capacità sono universalmente noti: in Italia il tasso alcolemico massimo consentito è di 0,5 g/l. Nonostante gli anni di campagne di sensibilizzazione, controlli su strada e inasprimento delle pene, qualcuno ritiene ancora che guidare ubriachi non sia un comportamento pericoloso; o meglio, riconosce il rischio in generale ma non riferito a sé stesso. 

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