Trieste, divorzio tra i due soci del Caffè Specchi
Aria di divorzio al Caffè degli Specchi. Il “comandante” triestino Enzo Friolo non è più a bordo dello storico locale. Fino a poco tempo fa era lui a dirigere il caffè di piazza Unità d’Italia. In pista resta il cognato, Giuseppe Faggiotto, il maitre chocolatièr di Peratoner, la più antica pasticceria di Pordenone, marito di miss Trieste 1982, Anna Friolo. Tra i due troppe divergenze sulla linea da seguire per guidare gli Specchi. Da un lato il comandante vulcanico, organizzatore di serate di tango e di altre iniziative; dall'altra uno che mira a preservare la tradizione del locale. La società che gestisce il Caffè degli Specchi dal marzo del 2012 è la Cioccolato Peratoner srl con sede a Pordenone (20mila euro il capitale versato). Ma ora uno dei due gestori del locale non è più presente nel caffè. Se ne sono accorti in molti, visto che dall' inaugurazione del rinnovato caffè, era lui a guidare le danze, ad accogliere i clienti e in prima linea nel rilasciare interviste. Ma da un giorno all' altro da dietro al banco, da piazza dell' Unità, è sparito. Una decisione, quella di "estrometterlo" dalla gestione, che Friolo non ha digerito. A tal punto che sta cercando soci per riuscire a riprendersi la guida del locale. Anche perché gran parte del capitale sborsato per la riapertura del locale è stato versato dallo stesso capitano che detiene il 51 delle quote della società che porta avanti gli Specchi.
«La partita è ancora aperta. Non può gestire un caffè come quello è la gente si accorge e mi telefona perché non capisce cosa stia succedendo», ha dichiarato Friolo di recente interpellato sulla sua assenza dal locale e sulla fine delle tante iniziative che aveva avviato e ora, in parte, raccolte da altri locali. Come la rassegna di tango emigrata al Tommaseo.
Di parere diverso Faggiotto che ora è reperibile agli Specchi dalla mattina alla sera. «E' finita, lui è completamente fuori - sostiene - il core business è di Peratoner, io in persona. Riconosco di avere avuto una colpa, - aggiunge Faggiotto - quella di essere stato poco presente agli Specchi fino a pochi mesi fa, di aver delegato e di essere venuto a Trieste solo due volte alla settimana. Diciamo che ora è stata chiusa una parentesi e il locale con me alla guida è ripartito con più forza di prima».
Quello che va riconosciuto è che di recente il caffè che si affaccia su piazza dell'Unità sta decollando, nel vero senso della parola. Dopo un'iniziale scetticismo da parte dei clienti triestini, sempre diffidente di fronte alle novità, il locale sta riscuotendo un buon successo, con i tavolini interni sempre pieni e i pareri dei clienti più entusiasti. «Abbiamo di recente raggiunto il record di 1.200 tavolini serviti in una giornata - svela Faggiotto - e vedo che il buon lavoro premia. Va tenuto in considerazione che il Caffè degli Specchi è un cavallo di razza ma selvaggio. Non è semplice gestire 450 posti, contando i tavolini esterni ed interni, assicurando a tutti i clienti un servizio che li lasci soddisfatti». Faggiotto adesso non molla gli Specchi un secondo. È lui a ricevere i clienti, a coordinare il personale, a decidere di eventuali iniziative, ad omaggiare gli avventori di un pezzetto del suo cioccolato da gustare con la tazzina di espresso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo