Trieste, Dipiazza vuole il timer del debito pubblico
TRIESTE Trent’anni fa, nei pressi di Time Square, il sindaco Roberto Dipiazza, in viaggio nel suo Paese ideale, gli Stati Uniti d’America, rimane piacevolmente colpito da un tabellone appeso a un palazzo. Un dettaglio importante vicino a una delle piazze più trafficate del mondo. È una sorta di timer che mostra in costante aggiornamento il debito pubblico degli Usa, che oggi supera i venti mila miliardi di dollari. Indica pure la quota del deficit per ogni famiglia americana. Numeri comunque che non hanno nulla a che fare con la cifra italiana pari circa a 2.300 miliardi di euro.
L’idea piace al primo cittadino, tanto da decidere recentemente di inserire da qualche parte, tra piazza della Borsa e piazza Unità, uno schermo simile. Un’azione all’insegna della consapevolezza di cosa significhino questi numeroni. «I cittadini italiani devono capire che non tutto è dovuto. Tutti vogliono tutto, però poi capitano molti episodi in cui non vengono pagate le tasse. Bisogna capire che sì, è vero che è giusto avere la sanità pubblica gratuita e altri servizi, ma bisogna collaborare. Fosse per me pubblicherei la cifra del credito che il nostro Paese deve nei confronti di altri enti e istituzioni ogni giorno sui quotidiani». L’intento di Dipiazza è di creare «un movimento d’opinione», insomma stimolare i propri concittadini.
Il luogo deputato per ospitare questo tabellone non è ancora stato prescelto. «Potrebbe essere in piazza Unità, dove abbiamo inaugurato da poco il nuovo Infopoint oppure nella Camera di Commercio in piazza della Borsa». Prima però di pensare al dove, è necessario capire come creare un sistema che aggiorni quotidianamente l’orologio conta debito. «I miei uffici stanno lavorando al sistema - spiega -, è da vedere se ne esiste uno facile da applicare».
Il costo dell’operazione sarebbe di qualche centinaia di euro, utili in particolare ad acquistare un video. L’ingegnere Carlo Tosolini del Comune si sta occupando di trovare una soluzione per la richiesta del sindaco, che sottolinea di «copiare questa idea dagli Stati Uniti, un Paese dove regna la libertà, è il migliore, è perfetto». La repubblica federale è stata la prima sulla faccia della terra a proporre questa originale trovata. A lanciarla lo sviluppatore immobiliare newyorkese Seymour Durst, che voleva evidenziare l'aumento del debito nazionale. Nel 1989, ha sponsorizzato l'installazione del primo orologio, originariamente posizionato sulla sesta strada tra la 42a e la 43a strada, a un isolato da Times Square, dove è stato riposto recentemente.
In Italia non ci sono altre città che ospitano questa novità. Nel mondo c’è anche la Germania che ha adottato un applicazione di questo tipo. A Berlino è esposto dal 1995 in Reinhardstrasse, poco distante dal Bundestag, sulla facciata della sede della BdSdal, la Federazione dei contribuenti tedeschi, battezzandolo «Schuldenuhr». Dove «uhr» vuol dire orologio, mentre «schulden» debiti, ma non solo. È un termine che viene utilizzato inoltre per indicare anche le colpe. Per la prima volta dopo 22 anni, proprio in questi primi giorni dell’anno, il debito pubblico complessivo tedesco ha iniziato a scendere. Sta ticchettando 78 euro in meno ogni secondo.
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