Trieste dia la cittadinanza onoraria a Liliana Segre FIRMA ANCHE TU

La città un po’ glielo deve: da qui nel 1938 vennero proclamate le leggi razziali e qui ci furono Risiera e Foibe
Liliana Segre
Liliana Segre

TRIESTE Propongo di dare la cittadinanza onoraria di Trieste a Liliana Segre. Liliana Segre, senatrice a vita della Repubblica Italiana, a 13 anni è stata arrestata, quando aveva quasi la stessa età di Anna Frank, perché era ebrea e venne deportata, nel gennaio del 1944, nel campo di Auschwitz-Birkenau. La sua famiglia fu sterminata nella Shoah. Liliana Segre fu “marchiata” con il numero di matricola 75190 e dopo aver affrontato la “marcia della morte” verso la Germania, fu liberata dall’Armata Rossa nel maggio del 1945. Per anni e anni, proprio come molti altri “salvati”, non ha voluto parlare pubblicamente della sua esperienza, ma poi ha deciso che era suo dovere testimoniare quello che aveva vissuto per evitare che la storia si ripetesse.

Liliana Segre è stata tra i firmatari per la difesa della Storia nella scuola italiana e ha proposto - come è ben noto - l’istituzione di una Commissione parlamentare d’indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Una proposta che una parte del Parlamento non voluto votare. Eppure, oggi, in Italia si nega la possibilità di sedere in un autobus a una bambina di colore, un Comune non si vuole finanziare una visita d’istruzione ad Auschwitz, mentre dilagano i cori razzisti tra alcune frange di ultras negli stadi di calcio. Adesso, a causa delle centinaia di minacce e insulti antisemiti che riceve ogni giorno, l’anziana senatrice a vita ha dovuto accettare una scorta.

Propongo di dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre perché Trieste gliela deve, perché il 18 settembre 1938 Benito Mussolini annunciò, in una piazza Unità stracolma, le “Leggi per la difesa della razza”, che tolse agli ebrei beni, diritti, lavoro e scuola. Propongo di dare la cittadinanza onoraria di Trieste a Liliana Segre perché la nostra città ha subito l’insulto della Risiera di San Sabba, che durante l’Adriatisches Küstenland, divenne campo di raccolta e concentramento nazista per partigiani, soldati, prigionieri politici ed ebrei, dove furono uccise e bruciate migliaia di vittime, con una terribile e simmetrica contabilità di vittime delle foibe.

Liliana Segre è già un po’ triestina perché il 27 novembre 2008 l’Università di Trieste le ha conferito la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Propongo, quindi, la cittadinanza onoraria per Liliana Segre, perché Trieste gliela deve e perché non vogliamo e non possiamo dimenticare l’inferno che ci racconta e perché non vuole cedere il suo sorriso all’odio.

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