Trieste, Declich passa alla Lega e in maggioranza volano gli stracci

TRIESTE Il tandem istrocattolico di Forza Italia perde una ruota: la consigliera comunale Manuela Declich, storica sodale politica di Bruno Marini, passa alla Lega Nord. Un caso, l’ennesimo, di allargamento del gruppo del Carroccio, che ormai è diventato la formazione portante della maggioranza. Tanto che di fronte allo strapotere leghista iniziano a volare gli stracci.
Declich approda alla Lega seguendo il percorso già tracciato dall’ex forzista Everest Bertoli, nonché dagli ex dipiazzisti Barbara Dal Toè e Francesco Bettio. Un drappello che ha portato i consiglieri leghisti da cinque a nove, facendone il gruppo più numeroso della maggioranza. Per non parlare delle circoscrizioni. Lo stesso Bertoli ha avuto un ruolo in quest’ultimo passaggio: «Sono soddisfatto per l’arrivo di Manuela, una persona pulita e perbene - commenta -. Abbiamo lavorato per anni assieme e continueremo a farlo. Anche perché idee e ideali restano gli stessi». Il passaggio di Declich verrà ufficializzato oggi in una conferenza stampa alla presenza del segretario Pierpaolo Roberti.
Chi non l’ha presa altrettanto bene è proprio Marini, che ha tentato invano di far desistere la fuggitiva proponendola nascita di un nuovo gruppo. Ora coglie l’occasione per mettere il dito nelle piaghe della maggioranza: «Sul piano personale sono deluso, amareggiato e avvilito. Le avevo chiesto del tempo ma non ha voluto ascoltarmi. Resta la consapevolezza di essermi sempre comportato correttamente con lei. L’ho trattata come una sorella, se non addirittura di più».
Marini passa poi al piano politico: «Manuela non aveva metabolizzato il risultato delle regionali, che io invece considero ottimo (oltre 700 preferenze, ndr). Questa sua crisi politica, però, si stava stemperando. Mi ha anche aiutato nel tesseramento. Poi la goccia ha fatto traboccare il vaso».
La goccia è la nuova assessora al Turismo Francesca De Santis, nominata in un lampo natalizio dal sindaco Roberto Dipiazza su palese indicazione dei vertici forzisti. Un ruolo che Declich riteneva spettarle. «Quella scelta è stata devastante - aggiunge Marini - e non posso non dire i nomi dei suoi responsabili politici: in Forza Italia sono Giulio Camber e Sandra Savino. Hanno dato un colpo mortale alla credibilità del partito». Conclude il consigliere: «Mi ha deluso molto anche l’atteggiamento del sindaco. Gli rinnovo il mio sostegno politico e tutto il mio affetto, ma accettare da un giorno all’altro un assessore che non si è mai visto è un segno di debolezza. Come quello dato in occasione del caso Polidori, a cui poteva chiedere almeno pubbliche scuse». Gli risponde con la sua prosa il capogruppo dipiazzista Vincenzo Rescigno: «Se c’è una spaventosa debolezza politica è quella di Marini e questo è un peccato perché da un politico di lunghissimo corso come lui ci si aspetta un esempio volto alla proposta e non alla sostanziale assenza di contenuti o ancor peggio, come per la nomina del nuovo assessore, alla totale disinformazione. Ormai da diverso tempo riesce a prendere spazi di visibilità solo attraverso gli attacchi alla propria maggioranza». —
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