Trieste, debutta il tavolo di confronto sull’inquinamento a Servola
TRIESTE «Nel corso del 2016 sono state rimosse o smaltite 10.200 tonnellate di rifiuti speciali presenti da decenni ed è stata messa in sicurezza la falda con la riattivazione e il miglioramento dei piezometri e dei sistemi di pompaggio, mentre i suoli sono stati resi ambientalmente sicuri con la pavimentazione di ulteriori 21mila metri quadrati di superficie e la realizzazione di reti di raccolta delle acque meteoriche».
Sono alcuni dei dati resi noti ieri da Arpa nell’incontro sulla Ferriera convocato nel Palazzo del governo dal prefetto Anna Paola Porzio su richiesta dei sindacati confederali, presenti ieri con i segretari provinciali: Michele Piga (Cgil), Umberto Brusciano (Cisl) e Claudio Cinti (Uil). Incontro a cui il sindaco ha chiesto di far partecipare in futuro anche i rappresentanti dei cittadini.
Come detto l’Arpa ha illustrato ai presenti un report completo sullo “stato di salute” della zona dello stabilimento . Per quanto riguarda il benzopirene, rilevato dalla centralina di via San Lorenzo in Selva, nonostante un picco registrato ad agosto, nel 2016 i valori si sono mantenuti al sotto del valore limite della media annuale.
Anche per le polveri sottili la media annuale è stata al di sotto del limite di legge, passando dai 44 ai 30 microgrammi per metro cubo. Gli sforamenti giornalieri sono stati meno di un terzo di quelli del 2015, ben al di sotto dei limiti indicati dall'Aia.
È stato rilevato che in generale, la qualità dell'aria del quartiere di Servola, misurata nelle stazioni di via Svevo, Pitacco e Carpineto, è risultata conforme alla legge, sia per le concentrazioni medie annue di pm 10 sia nel calcolo dei superamenti giornalieri del limite di 50 microgrammi per metro cubo d'aria. Circa le deposizioni di polveri, che determinano l'imbrattamento, si è registrato da agosto un progressivo calo in tutte le stazioni, compresa la più critica in via del Ponticello.
Il direttore generale di Arpa, Luca Marchesi ha commentato che «emerge una situazione che progressivamente sta migliorando, soprattutto dal punto di vista delle emissioni industriali e della qualità dell'aria.
Questo vale per gli impatti diretti dell'impianto e vale anche per qualità dell'aria nel quartiere. Per quanto riguarda invece gli impatti legati al rumore e alle molestie olfattive - ha aggiunto - c'è ancora molto da fare, ma confido che con la stessa modalità di approccio potremo produrre dei risultati».
Nel sottolineare gli obiettivi miglioramenti, riguardo alla salute dei cittadini l’assessore regionale Sara Vito ha ricordato che «la presidente Serracchiani ha già coinvolto l'Istituto superiore di Sanità, perché anche su un punto così sensibile si possa ragionare su evidenze scientifiche a cura del più prestigioso organismo nazionale in materia»
Per il sindaco Roberto Dipiazza, però, c’è ancora molto da fare. Il primo cittadino - che in serata, come ormai d’abitudine ha pubblicato un video online -, ha ricordato anche «gli allarmanti esiti delle analisi sulle urine dei cittadini, anche se non rappresentano un campione rappresentativo.
Se lo rappresentassero - ha concluso - avrei già provveduto a firmare un’ordinanza di chiusura della Ferriera. Di chiuso comunque, in questi giorni, c’è l’altoforno, interessato da fermo tecnico. Almeno una buona notizia».
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