Trieste, dall'estate 2018 a Lussinpiccolo in aliscafo
TRIESTE. L’aliscafo che collega nella bella stagione Trieste all’Istria si arricchirà dall’estate 2018 di nuovi scali, permettendo di raggiungere via mare anche alle isole di Lussino e Sansego. Per completare l’ampliamento dell’offerta, la Regione Friuli Venezia Giulia sta inoltre valutando la creazione di collegamenti bici-bus tra la ciclovia Alpe Adria e la Parenzana, realizzando un asse di comunicazione fra Grado, Trieste e Parenzo.
Le novità sono contenute nel progetto ”Moses” approvato nell’ambito del programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020 e dotato di un finanziamento complessivo di quasi 1,2 milioni di euro, 340mila dei quali messi a disposizione della Regione.
La maggior parte delle risorse giunge invece da fondi Ue e finanziamenti statali. Moses sarà la continuazione del precedente progetto “Ea Sea-Way”, che aveva dato l’opportunità di realizzare una prima cooperazione tra il Friuli Venezia Giulia e le due contee croate Istria e Primorje Gorski Kotar, ovvero la regione litoranea montana con capoluogo a Fiume. Come spiegato dall’assessore alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, «l’attività principale che la Regione si propone di realizzare è l’estensione sperimentale dell’attuale linea dell’aliscafo, ampliando il tragitto verso le isole di Sansego e Lussino. In questo modo, torna raggiungibile via mare un altro pezzo di quei luoghi che sono storicamente collegati al capoluogo giuliano».
Sul fronte del cicloturismo, invece, il progetto prevede un servizio di corriera attrezzata che nel weekend percorrerà la tratta Grado-Trieste-Parenzo, mettendo in collegamento la ciclovia Alpe Adria e la Parenzana, con l’effetto di creare una modularità fra bicicletta, autobus e aliscafo. I fondi a disposizione permetteranno di inserire nel calendario settimanale della linea marittima una giornata in cui l’aliscafo partirà da Trieste e farà quindi sosta in Istria nella sola Rovigno, per poi levare gli ormeggi alla volta di Sansego e Lussinpiccolo, prima di fare ritorno a Trieste. Il tutto senza l’utilizzo dell’automobile: un’alternativa interessante e parsa particolarmente invitante nei mesi scorsi, quando la stretta sui controlli antiterrorismo aveva provocato lunghe code ai valichi di frontiera fra Slovenia e Croazia.
Il collegamento in aliscafo funziona dal 2001. Finora toccava solo la costa istriana, con fermate nella slovena Pirano e poi in Croazia, a Parenzo, Rovigno e Pola. Un mezzo utilizzato soprattutto dai triestini, ma anche dai turisti intenzionati a visitare prima la città e poi l’Istria, senza ricorrere a spostamenti in auto. Nel 2017 il servizio operato da Liberty Lines ha tuttavia lavorato soltanto dall’8 luglio al 10 settembre: una programmazione ridotta che non ha permesso di superare il record degli oltre 22mila passeggeri registrato in passato.
L’aliscafo da oltre trenta metri e duecento posti ha navigato tutti i giorni della settimana, con l’esclusione del lunedì. Le tariffe di andata e ritorno dal Molo IV erano di 16.90 euro per Pirano, 34,10 per Parenzo, 41,50 per Rovigno e 52,39 per Pola. (d.d.a.)
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