Trieste, dalle lavatrici ai mobili “guerra” ai rifiuti in strada

TRIESTE Una vera e propria battaglia contro la piaga dei rifiuti ingombranti abbandonati sul territorio. AcegasApsAmga è pronta a lanciare una nuova offensiva per fronteggiare i gesti di inciviltà e il conseguente degrado che va a colpire indistintamente numerose zona della città, dal centro alla periferia. Una battaglia combattuta con il potenziamento dei servizi di raccolta, ma anche con una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza.
Le cifre I numeri degli ingombranti abbandonati parlano di una media di segnalazioni che vanno dalle 2000 alle 2500 ogni mese. All’incirca 70-80 al giorno. Nella maggioranza dei casi si tratta di autosegnalazioni, nel senso che gli addetti AcegasApsAmga individuano il problema prima degli stessi cittadini. A questo vanno aggiunte altre 400 segnalazioni ogni mese riguardanti i sacchi neri della spazzatura lasciati fuori dai cassonetti.
La classifica Nella speciale classifica degli ingombranti abbandonati a primeggiare ci sono gli elettrodomestici, con in testa lavatrici e televisori, seguiti dai mobili, mentre sul terzo gradino del podio si accomodano i cartoni. Più distanziati i materassi, seguiti a ruota da sanitari e serramenti.
La mappa La mappa del degrado non risparmia nessuna zona della città. Prendendo in considerazione il periodo che va dal primo gennaio a oggi, il maggior numero di segnalazioni di rifiuti ingombranti abbandonati arriva dalla parte alta di Strada per Longera che raggiunge quota 174.
Alle sue spalle si piazza il rione di San Giacomo che registra 144 segnalazioni. A seguire ci sono via Molino a Vento e via Gambini con 129. “Buona” classifica anche per via del Bosco (74), via Ponziana (67), via Raffineria (64) e via della Pietà (50).
I costi La piaga dei rifiuti ingombranti abbandonati comporta una serie di costi per AcegasApsAmga quantificabili in 500mila euro all’anno peraltro sottolineati attraverso un adesivo esposto sugli stessi rifiuti prima del loro recupero.
«Si tratta di costi che vanno a ripercuotersi sull’intera collettività - spiega Paolo Dal Maso, direttore servizi ambientali AcegasApsAmga -. E si riferiscono alle due squadre di addetti che si occupano ogni giorno di questo servizio specifico. La maggior parte della popolazione si comporta in modo corretto, ma noi dobbiamo concentrarci su quella minoranza di cittadini che evidentemente non è dotata di senso civico e lavorare per isolare e ridurre sempre di più questa sacca di degrado».
I servizi Sono quattro i centri di raccolta di rifiuti ingombranti sparsi sul territorio: Campo Marzio, Opicina, Roiano e San Giacomo, tutti aperti con orario continuato dal lunedì al sabato (quello di San Giacomo anche la domenica mattina), che contano su circa 100 mila accessi complessivi ogni anno (una media di 8mila al mese).
A questi si aggiunge il servizio di raccolta a domicilio gratuito e su prenotazione contattando il numero verde 800-955-988 (600 le richieste ogni mese). Infine l’iniziativa itinerante dei sabati ecologici che si sviluppa in tre tranche annuali (primavera, estate e autunno) e che vede al momento un incremento nella raccolta superiore del 70%.
La campagna Pronta a partire infine anche una corposa campagna pubblicitaria di sensibilizzazione sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ingombranti. Una campagna costruita attraverso focus group mirati, con il coinvolgimento e i suggerimenti degli stessi cittadini, che saranno protagonisti dell'iniziativa.
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