Trieste, dagli Uramaki alle piadine: boom del cibo a domicilio

Report del colosso Just Eat. A Trieste ordini e consegne aumentati del 75%  Specialità giapponesi e indiane in crescita. Ma il primato spetta sempre alla pizza
I ravioli al vapore con ripieno di carne, un grande classico
I ravioli al vapore con ripieno di carne, un grande classico

TRIESTE I triestini ordinano sempre più cibo a domicilio e scelgono cosa mangiare a pranzo o a cena non più aprendo il frigo, bensì affidandosi allo smartphone. A rivelarlo è la prima “Mappa del cibo a domicilio in Italia”, che prende in considerazione 18 città e un campione di 16mila utenti da Nord a Sud. Un report realizzato da Just Eat, leader nel mercato dei servizi per ordinare pranzo e cena a domicilio presente in Italia dal 2011.

A Trieste, città che conta 84 ristoranti presenti sulla piattaforma, si è registrato un autentico boom, con un aumento degli ordini del 75% rispetto all’anno scorso. Il report nasce per osservare da vicino le dinamiche della rivoluzione del “digital food delivery”: dalle scelte legate al tipo di cucina (etnica, tradizionale, fusion e via dicendo), ai piatti più desiderati, esplorando di città in città i comportamenti, la professione, l’età e l’approccio alla varietà in cucina e all’ordinazione a domicilio.

In particolare, a guidare la crescita nel capoluogo giuliano è stata la cucina giapponese (+156%) trainata in particolare dal successo degli “Uramaki Philadelphia” (i rotolini di riso ripieni di formaggio spalmabile), che primeggiano tra le preferenze culinarie. Piacciono molto anche i classici da paninoteca (hot dog e piadine cresciuti del 120%) e infine la cucina indiana (+7%) con il Chicken Korma tra le specialità più ordinate. Fin qui le specialità in crescita, anche se nella classifica degli ordini dei triestini il primato indiscusso spetta alle pizze seguite dalla cucina cinese (con i ravioli di carne al vapore in cima alla top ten dei cibi ordinati), e dalle specialità a stelle e strisce con gli hamburger in testa. Meno gettonata invece la cucina healthy, a base cioè di verdure e pietanze salutari, calata a Trieste e cresciuta invece, ad esempio, a Torino e Milano.

Cena tra amici a base di pizza e insalata
Cena tra amici a base di pizza e insalata


A confermare il boom degli ordini di cibo da asporto sono proprio i titolari dei locali inseriti nella piattaforma Just Eat. «Noi abbiamo avuto un incremento notevole negli anni sia grazie a quel circuito, che a volte garantisce ai clienti sconti fino 30%, sia attraverso le nostre campagne promozionali quando i clienti ordinano tramite WhatsApp», spiegano Alma Osmani e Wassek Jamal di “El Diablo”, locale che sforna pizze e panini e che ha a disposizione ben sei ragazzi incaricati delle consegne a domicilio. Lì si arriva alle 50 ordinazioni da asporto in una serata. Le pizze tradizionali sono quelle che vanno di più, mentre tra i panini va di moda l’XXL con hamburger, pancetta, formaggio, insalata, pomodoro e salsa rosa. La consegna più bizzarra? Un cliente che dal quinto piano ha calato un secchio dal quale prendere i soldi e in cui lasciare il cibo.

Hamburger, pollo fritto, patatine e salsine di accompagnamento consegnate a domicilio
Hamburger, pollo fritto, patatine e salsine di accompagnamento consegnate a domicilio


Andrea Magris, titolare del Mr. Crowley, pub che sforna panini, hamburger e insalate, racconta di un aumento del 50% negli ordini negli ultimi tempi, effettuati con Just Eat o il telefono. «La media del numero di recapiti è di 30 alla sera: tanti i panini per gli affamati, ma poche scelte ricadono invece sulle insalate».

Ravioli e ingredienti freschi sono i fiori all’occhiello del Wok King, il ristorante di Wang Tang Yang, cuoco e proprietario che, quando serve, non disdegna anche di portare da sè il cibo a casa dei clienti. «Il ristorante è sempre pieno di richieste, 40 in media a sera – specifica – a volte dobbiamo anche dire di no».

Trieste risulta inoltre in linea con le tendenze dei cittadini degli altri 17 comuni coinvolti nell’analisi dal punto di vista delle professioni che ordinano più frequentemente a domicilio: impiegati (40%) e studenti (34%), seguiti dai liberi professionisti (14%), che sono tra l’altro i meno abitudinari e amano sperimentare con maggior frequenza nuovi piatti.


I rotolini di riso con formaggio e salmone
I rotolini di riso con formaggio e salmone


Guardando poi al portafoglio, il libero professionista è il cliente più disposto a investire in cibo: tra pranzi e cene spende mediamente 700 euro all’anno. Seguono in classifica gli impiegati con 647 euro di spesa, e gli studenti che non superano i 380 euro medi. Ma a Trieste la persona entrata nel Guinness dei primati per numero di ordinazioni è una donna sui quarant’anni, cliente dal 2015 di Just Eat, che ha provato oltre 15 tipi di cucina, ordinando pizze, sushi e hamburger, ma anche cibo indiano.

Esplorando infine i trend generazionali, si scopre in tutta Italia un’intensa attività da parte dei Millennials 18-36 (70%) seguiti dalla Generazione X 36-45 (22%) e dagli over 45 (8%). I più adulti vogliono la cucina giapponese (14%) e cibo asiatico (10%), mentre i più giovani (18-25 anni) amano ancora la pizza a casa (75%). Ma come si dividono i gusti tra uomini e donne? Le Millennials son le più attive (75%) rispetto agli uomini della stessa età (69%), situazione opposta per la Generazione X che vede ordinare di più gli uomini (23%) del gentil sesso (17%) con in coda per entrambi invece gli over 45 (8%).

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