Trieste: da Monte Grisa a Tersatto puntando a Medjugorje

A settembre il pellegrinaggio “Fraternità” diretto al santuario sopra Fiume. Prima tappa di un percorso che collegherà le chiese mariane dei Balcani
Lasorte Trieste 08/06/16 - Santuario di Monte Grisa, Croce
Lasorte Trieste 08/06/16 - Santuario di Monte Grisa, Croce

TRIESTE A piedi, da Monte Grisa al santuario mariano di Tersatto, nei pressi di Fiume. Sedici ore di cammino, da fare insieme, pregando, per rendere omaggio alla Madonna. È questa l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, promossa da padre Luigi Moro, rettore del santuario di Monte Grisa, in programma a settembre.

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Un pellegrinaggio internazionale, che si chiamerà “Fraternità - Il viaggio della nostra Madonna” e che coinvolgerà «il maggior numero possibile di fedeli - spiega Salvatore Porro, collaboratore di padre Moro e delegato a gestire i rapporti con i responsabili croati del santuario di Tersatto - in un contesto che va ben oltre questa specifica iniziativa».

Il santuario mariano di Tersatto è il più antico della Croazia: le sue origini risalgono al 10 maggio 1291 quando, secondo la tradizione, nella piana di Tersatto discese la Santa Casa di Nazareth, traslata miracolosamente dagli Angeli. Questi ultimi ripresero il volo il 10 dicembre 1294 e trasportarono l’importante reliquia a Loreto, dove si trova ancora oggi.

A Tersatto organizzano periodicamente pellegrinaggi devozionali in tutti i principali santuari dedicati alla Madonna, che si trovano in Croazia, in Bosnia Erzegovina e nelle regioni vicine. Il più lungo, che si completa ovviamente a tappe, parte da Osijek e si conclude a Dubrovnik.

«Gli itinerari sono numerosi - aggiunge Porro -. Noi abbiamo avuto la fortuna di entrare in contatto con i rappresentanti del santuario di Tersatto, con i quali abbiamo gettato le basi per allestire quello che sarà il primo pellegrinaggio internazionale, a piedi, fra Trieste e la Croazia.

Ci hanno spiegato - prosegue il delegato di padre Moro - che la loro organizzazione punta a superare i confini nazionali, per includere nella mappa dei santuari anche Monte Grisa, in modo da creare una rete internazionale di pellegrini».

L’obiettivo dichiarato del “Marijanski Zavjet za Domovinu” di Tersatto è proprio quello, come si legge nel testo dell’e-mail inviata a padre Luigi Moro, di “coinvolgere il maggior numero di persone delle varie nazionalità, per dare un carattere internazionale ai vari pellegrinaggi, includendo i santuari mariani esistenti in Bosnia Erzegovina (fra cui quello di Medjugorje, ndr), Croazia, Italia, Montenegro, Serbia, Slovenia e Ungheria”.

In sostanza, il tragitto fra Monte Grisa e Tersatto farebbe parte di un più ampio complesso di pellegrinaggi. «In questo specifico caso - riprende Porro - il tratto da Monte Grisa a Tersatto sarebbe solo la prima tappa di un più lungo cammino che porterà, coloro che intenderanno proseguire, fino a Ragusa».

Di certo si tratta di un allestimento molto impegnativo, ma Porro non ha dubbi: «Abbiamo già avviato un intenso scambio di informazioni con i responsabili del santuario di Tersatto - sottolinea - per definire i dettagli dell'operazione.

Si tratta - continua - di predisporre lungo il percorso punti di ristoro e di sosta, perché al pellegrinaggio pensiamo possano partecipare anche famiglie con bambini, persone che sono costrette a viaggiare in carrozzella, ma tutto questo non ci spaventa».

Del resto, a Monte Grisa, sono già riusciti a portare a termine vari progetti, dalla croce innalzata sulla sommità del santuario alla collocazione della grande statua del vescovo Antonio Santin nel piazzale. Operazioni sulle quali non tutti erano disposti inizialmente a scommettere. Intanto c’è già chi pensa di dotare i pellegrini che affronteranno il cammino dal Carso triestino a Tersatto di un abbigliamento che li caratterizzi, in modo che si possano distinguere.

«Comunicheremo quanto prima all'arcivescovo Crepaldi i dettagli della nostra iniziativa - conclude Porro - perché desideriamo che l'intera organizzazione possa beneficiare del benestare della Curia. Subito dopo inizieremo con la parte più strettamente operativa».

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