Trieste da bollino rosso tra picchi di 36 gradi e superlavoro a Cattinara

Afa e temperature in continuo rialzo. Il livello di guardia sale al massimo. Attesi per oggi valori record e impennate negli accessi al Pronto soccorso 
Lasorte Trieste 31/07/18 - Piazza Unità, Caldo
Lasorte Trieste 31/07/18 - Piazza Unità, Caldo

TRIESTE Il caldo torrido delle ultime 48 ore? Solo un timido assaggio. Il peggio deve ancora arrivare e porterà con sè ulteriori impennate delle temperature. Già oggi pomeriggio, per dare l’idea, a Trieste il termometro dovrebbe superare i 36 gradi con una scala dell’allerta portata a livello 3, il massimo.

Un’autentica emergenza caldo, dunque, che si tradurrà in superlavoro per medici di famiglia, sanitari del Pronto soccorso pronti a far fronte ad un picco negli accessi, e operatori del 112 “rassegnati” all’idea di dover gestire telefoni roventi. Gli stessi che ieri hanno fatto le “prove generali”, gestendo carichi di impegno forse superiori alla media, ma non ancora tali da mettere in difficoltà la rodata macchina dell’assistenza. «Quella che stiamo vivendo è una fase meteorologica con un clima più simile a quello dell’Arabia Saudita che a quello dell’Alto Adriatico - spiega Sergio Nordio, previsore di Arpa Osmer -. Ieri notte a Trieste abbiamo registrato una temperatura minima di 30 gradi, mentre oggi pomeriggio è atteso a Trieste un picco di 36 gradi nel tardo pomeriggio, e di ben 38 gradi nelle zone interne e pianeggianti della regione».

Un po’ di conforto, precisa ancora l’esperto, potrà portarlo solo il borino, atteso però solo domani sera, al termine di una giornata che vedrà Trieste inserita nel gruppone delle 18 città italiane con il bollino rosso. Le prossime ore, quindi, saranno il banco di prova del sistema regionale chiamato a fronteggiare l’emergenza caldo. Finora, assicura Vittorio Antonaglia, direttore della Centrale operativa regionale del 118, la macchina operativa a Trieste ha funzionato bene: nessuna ondata di chiamate straordinarie e pochi accessi diretti al Pronto soccorso di Cattinara.

Scoppia il caldo quasi 800 accessi in una settimana al Pronto soccorso
Bonaventura Monfalcone-31.07.2018 Caldo e accessi in pronto soccorso-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Come detto, però, la vera ora d’urto arriverà nelle prossime ore e il bilancio vero e proprio si potrà fare appena venerdì. Chiaramente la guardia più alta interessa i soggetti a rischio sono soprattutto gli anziani, come spiega Vladimir Selmo, responsabile dell’Unità di valutazione distrettuale del Distretto 1, «in particolare se di età superiore ai 75 anni e in presenza di altre malattie come ad esempio problemi cardiaci, demenza, malattia polmonare, incapacità a deambulare, diabete mellito e/o insufficienza renale e politerapia». «I rischi - spiega Selmo - derivano dal fatto che mentre una persona sana è in grado di contrastare gli effetti del caldo abbassando la temperatura corporea producendo sudore, nei soggetti a rischio questo meccanismo può essere poco efficiente oppure l’assunzione di acqua può essere insufficiente rispetto al fabbisogno.

È inoltre da aggiungere che nella persona anziana il meccanismo della sensazione della sete può essere compromesso a seguito dei meccanismi fisiologici dell’invecchiamento» e questo può portare a disidratazione. Bisogna quindi prestare attenzione ai sintomi «si va in base alla gravità, partendo da quelli più lievi come ad esempio la comparsa di crampi, eritemi cutanei, rallentamento in alcune attività della vita quotidiana come ad esempio nei movimenti, nel vestirsi, mangiare, lavarsi, andare in bagno. Quelli più gravi invece - conclude il dirigente dell’AsuiTs - sono la confusione mentale, mal di testa, convulsioni, sensibile aumento della temperatura corporea». —

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