Trieste, coppia assalita in casa da banditi armati

Due anziani coniugi sorpresi al pomeriggio nella loro villetta in zona via Flavia da due uomini con pistola e volto scoperto. Legati e imbavagliati. Magro il bottino: i pochi oggetti d'oro trovati nell'alloggio. Indagini in corso
Foto Bruni 07.09.15 Via Flavia 68 e 70
Foto Bruni 07.09.15 Via Flavia 68 e 70

TRIESTE Due banditi a volto scoperto - uno di loro impugnava la pistola - hanno legato, imbavagliato e malmenato due anziani coniugi in una villetta isolata in zona via Flavia, a Trieste. È successo nel pomeriggio di martedì 25 agosto ma la notizia è stata volutamente nascosta dai carabinieri, su indicazione della Procura, "per non generare allarmi". Sono stati trenta minuti di terrore per un bottino misero: i pochi oggetti d’oro che erano custoditi in casa. Oggetti che valgono meno di cinquemila euro. Dei banditi, uno dei quali era appunto armato, nessuna traccia. Svaniti nel nulla. Le ricerche, coordinate dal pm Massimo De Bortoli, al momento non hanno dato alcun esito.

I coniugi si chiamano Silvio e Valeria Stransciach. Lui ha 89 anni, lei 74. Vivono da soli in una villetta isolata al numero 68 di via Flavia. Il marito era in salotto, seduto in poltrona e stava facendo le parole crociate, il suo passatempo preferito. La moglie era intenta a lavare i piatti in cucina. Come tutti i giorni a quell’ora. Di colpo l’incubo. «Sono entrati all’improvviso - racconta la donna ancora turbata - e mi hanno aggredita alle spalle». Poi le minacce. «Se ci date quello che vogliamo non vi facciamo nulla», ha detto un malvivente. «Vogliamo i gioielli e i soldi», ha aggiunto. Parlava - ha ricordato la donna - «con un accento straniero, forse dell’Est». Altro non ricorda.

La donna è rimasta paralizzata dalla paura. Non ha avuto neanche la forza di parlare. Ed è stato a questo punto che uno dei malviventi è andato in salotto dove c’era il marito e gli ha puntato la pistola contro. «Stai zitto, alzati», ha intimato. In breve i due coniugi sono stati legati con il nastro adesivo. Li hanno fatti sedere vicini sul divano. Sono stati interminabili attimi di paura. «State tranquilli. Prendiamo la roba e poi ce ne andiamo», ha detto un malvivente. E intanto l’altro ha passato il nastro adesivo sulle caviglie, sulle braccia e davanti alla bocca dei due anziani, e li ha immobilizzati.

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