Trieste, Confindustria Vg in assemblea. Faro puntato sul futuro
TRIESTE. Si discute di “Venezia Giulia: officina di futuro” stamani dalle 11 alla Stazione Marittima: è questo il titolo che Confindustria Venezia Giulia ha dato alla propria assemblea. Un’assemblea pubblica alla quale sono attesi, fra gli altri, gli interventi del viceministro dell’Economia Enrico Morando, della presidente della Regione Debora Serracchiani, del presidente dell’Autorità di sistema portuale dell'Adriatico orientale Zeno D’Agostino e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
«Abbiamo voluto realizzare un’assemblea pubblica – spiega Sergio Razeto, presidente di Confindustria Venezia Giulia - per riflettere sulle nuove possibilità che si stanno aprendo per Trieste, Gorizia e il loro territorio di riferimento». Lo sviluppo del porto, l’integrazione fra la portualità e la logistica, la sdemanializzazione del Porto vecchio, la conquista di Esof 2020: queste le principali sfide indicate da Razeto, «che rappresentano potenziali fattori di crescita e sviluppo che però non possono rimanere incompiuti. Trieste può esercitare un’influenza su un’area che corrisponde all’Est Europa. È guardando in quella direzione che siamo riusciti a portare a casa Esof 2020». In primo piano dunque le opportunità offerte dalla Nuova via della seta, con l'indicazione da parte del Governo dei Porti di Genova e di Trieste come unici terminali italiani; ma anche - fra gli altri temi - il decreto attuativo del Punto franco internazionale di Trieste o il Gruppo europeo di cooperazione territoriale fra Gorizia, Nova Gorica e Šempeter.
Punti di forza, ma anche criticità. Razeto sottolinea come sarà importante nel prossimo futuro affrontare anche le note dolenti che riguardano questo territorio, come la questione ancora aperta dei terreni inquinati da bonificare e come la ricostituzione di una nuova versione di Ezit.
L’assemblea verrà aperta dai saluti del vicesindaco Pierpaolo Roberti; seguirà la relazione di Razeto. I primi interventi saranno quelli di Stefano Pilotto, responsabile relazioni internazionali del Mib; Massimo Roccia, responsabile rapporti con le istituzioni per Allianz; e Mauro Giacca, direttore generale dell’Icgeb. Seguirà una tavola rotonda, moderata dal direttore del Piccolo Enzo D’Antona, con Debora Serracchiani, Zeno D’Agostino, Giovanni Bossi, ad di Banca Ifis, Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, e Stefano Fantoni, presidente della Fit-Fondazione internazionale Trieste. Microfono poi al viceministro Enrico Morando, prima delle conclusioni che spetteranno al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
L’assemblea pubblica arriva a pochi giorni dalla diffusione, da parte di Confindustria Fvg, dei risultati dell’indagine congiunturale sul secondo trimestre 2017, da cui si evince che, seppur con fatica, il Paese sta provando a rimettersi in moto: produzione industriale in recupero di oltre 4 punti percentuali sul trimestre precedente risalendo da sotto lo zero a +2,2%, totale vendite su di tre punti al +3,3%, per effetto sia delle vendite Italia con un +1,9%, che di quelle sull’estero, a quota +3,9%; e occupazione in crescita dello 0,3%.
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