Trieste, con il piano wi-fi tutte le Rive navigabili gratis

Il Comune: 35 nuovi punti d’accesso a internet per il percorso dalla stazione a Campo Marzio
Lasorte Trieste 10/10/17 - Piazza Unità, WiFi, turisti
Lasorte Trieste 10/10/17 - Piazza Unità, WiFi, turisti

Il Comune punta sul wi-fi. Entro il 2018 saranno attivati 35 nuovi punti di accesso alla rete comunale gratuita “Triestefreespots” mentre la fibra ottica sul territorio sarà raddoppiata. «280mila euro investiti per l’innovazione», ha annunciato l’assessore alla Comunicazione e Servizi Infomativi Serena Tonel, presentando il progetto assieme a Lorenzo Bandelli, dirigente del sistema informativo, e all’ingegnere del Comune Fabio Romeo.

L’intervento «Il turista si connetterà al wi-fi scendendo dal treno e navigherà lungo tutte le Rive», ha detto Romeo. L’altro ieri il Comune ha avviato il cantiere che amplierà la rete cittadina “Triestefreespots”, come previsto dal Piano di sviluppo urbano sostenibile (Pisus). I lavori preliminari erano iniziati già la seconda settimana di settembre. Il progetto Pisus, promosso da vari enti, è finalizzato anche alla riqualificazione delle Rive attraverso la creazione di un asse ciclopedonale. Quest’ultimo prevede interventi di “bike sharing” e di rifacimento delle zone pedonali, oltre che l’estensione della rete internet. Il percorso wi-fi, pensato sia per i triestini che per i turisti, interesserà l’area che va dalla stazione centrale a riva Grumula, passando per via Ghega, via Trento, via Cassa di risparmio, piazza Unità, via di Cavana, via Torino e piazza Venezia. Una parte rilevante del progetto sarà portata avanti dall’Area innovazione, turismo e sviluppo economico del Comune di Trieste, che si occuperà appunto di implementare la copertura del wifi. Ne trarrà giovamento anche la rete accademica “Eduroam”, in vista di Esof 2020.

La mappa I punti di accesso alla rete “Triestefreespots” oggi presenti sul territorio cittadino sono 69. «Entro il 2018 ne saranno creati altri 35», ha assicurato Tonel assieme ai tecnici. I nuovi “hotspot” andranno a rafforzare la copertura dell’area sopra citata, compresa tra la stazione e riva Grumula. Quelli già presenti sono distribuiti tra le circoscrizioni e il centro cittadino. Si trovano sia in spazi aperti come piazze e parchi, sia all’interno di biblioteche e affini. Nelle diverse circoscrizioni, se ne contano uno nel giardinetto pubblico di Prosecco; un altro a Opicina, in piazzale Monte Re, temporaneamente fuori uso; uno al giardino pubblico de Tommasini; due si trovano tra piazza Oberdan e viale XX settembre e altrettanti tra piazza Goldoni e campo san Giacomo. A questi si sommano i punti di accesso “indoor” nella biblioteca Quarantotti Gambini, nella Stelio Mattioni e nella sede di Esatto di piazza Sansovino.

Passando alle aree considerate di maggior percorrenza, la copertura della rete tocca i Topolini di Barcola, i civici dal 74 al 78 di viale Miramare, e ancora piazza Libertà, piazza Unità, piazza della Borsa, piazza Hortis e il castello di san Giusto. Sono compresi nella zona gli “hotspot” della biblioteca civica Attilio Hortis, dell’emeroteca e del Polo di aggregazione giovanile-ricreatorio Toti. La mappa è consultabile all’indirizzo www.retecivica.trieste.it/triestefreespots .

Il limite rimane quello delle 4 ore o dei 400 Mb giornalieri.

I numeri «Si tratterà di un investimento di 280mila euro per l’innovazione e lo sviluppo», ha detto Tonel. La manovra, stando ai dati riportati dal Comune, ripagherà in termini di risparmio e mancata spesa. La lunghezza della fibra ottica posata sul territorio della città sarà raddoppiata. Se oggi, questa misura circa otto chilometri, nel giro di un anno arriverà a sfiorare i sedici, che diventeranno ventiquattro contando anche i collegamenti terminali. Grazie allo sfruttamento della fibra pubblica vi sarà una mancata spesa di 30mila euro.

Ha spiegato Bandelli: «Stiamo utilizzando le nostre infrastrutture in collaborazione con altri enti, in primis la Regione. La fibra ottica è inoltre di proprietà pubblica: ciò significa che non costa in termini di servizi». La fibra sarà utilizzata anche per collegare le telecamere di videosorveglianza, il che comporterà un ulteriore risparmio. Supportano l’operazione i dati sull’utenza.

Ha spiegato Tonel: «Solo nel 2016 abbiamo registrato più di due milioni di singoli accessi alla rete “Triestefreespots”. E non finisce qui – ha detto –. Se il trend che abbiamo avuto da gennaio a oggi rimarrà invariato, si calcola che a dicembre avremo raggiunto i nove milioni: quest’anno gli accessi saranno più che triplicati».

 

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