Trieste, cittadella di Barcola e via Frausin: appalti “sportivi” alle ditte triestine
TRIESTE Cittadella dello sport a Barcola e impianto indoor in via Frausin: il Comune aggiudica entrambe le gare, smazzando in complesso circa 5,5 milioni di euro, in buona misura affluenti da quel mitico pozzo di San Patrizio chiamato Pnrr. Grande prestazione delle imprese triestine che, come vedremo, fanno filotto.
Le gare, distinte nella contemporaneità, avevano diversi fattori accomunanti, a principiare dalla modalità di appalto integrato (progetto definitivo-esecutivo, realizzazione dei lavori), dalla procedura negoziata mediante invito senza bando, dalla proroga dell’affidamento richiesta a palazzo Chigi e da Roma concessa. Per di più nell’ingegnere Luigi Fantini convivono le figure di dirigente dell’edilizia sportiva e di responsabile unico del procedimento (rup) per entrambi gli appalti. E per entrambi Fantini dichiara di non trovarsi in situazione di conflitto di interessi «anche potenziale».
Barcola e San Giacomo sono inoltre affratellate dalla necessità di finire i lavori entro il 31 gennaio 2026, come contemplato dalle regole Pnrr.
Tutto ciò premesso, si possono esaminare le due situazioni. Iniziando da quella più ingente dal punto di vista finanziario, la Cittadella barcolana, per la quale sono previsti campi da tennis, paddle (padel che dir si voglia), beach volley, basket, skateboard. Ha vinto la posta da 3,7 milioni, con un ribasso pari al 9,7%, il raggruppamento temporaneo formato dalle triestine Mari & Mazzaroli e Rosso, appoggiate dalla B-Trend di Feletto Umberto. Ha superato due avversarie, la “rti” composta dall’Ici coop di Ronchi e dalla friulana Tagliapietra, nonchè la bergamasca Tipiesse.
Le vincitrici potranno partire dalla fattibilità tecnico-economica redatta dallo studio lubianese Enota Doo, che in precedenza aveva disegnato l’intervento realizzato a Capodistria, molto gradito dal sindaco Dipiazza. La futura Cittadella s’inscrive nelle opere riqualificative del Porto vecchio, di cui rappresenta la parte settentrionale vocata a scopi ludico-sportivi.
In via Frausin a San Giacomo, allo scopo di ristrutturare l’ex pubblico locale Pavan, il Municipio, in un contesto un po’ nervoso, ha trovato intanto le risorse per un primo lotto di lavori da 1,8 milioni. Anche in questo caso la triplice esecutivo-definitivo-cantiere sarà appannaggio triestino, perchè Cp costruzioni ha avuto la meglio sull’asse pordenonese costituito dalla Spagnol di Fiume Veneto e dalla sacilese Balsa mini. L’azienda di via Filzi ha offerto un ribasso pari all’8,1% sull’importo messo in gara.
A monte del lavoro affidato a Cp, la fattibilità tecnico-economica preparata dallo studio Mads, in particolare dall’architetto Sergio Vesselli. Da notare che nel recupero dell’edificio rientra anche la creazione di una nuova tribuna per l’impianto gestito da Artistica 81 e dedicato a Emilio Felluga, per cui si verrà a creare un isolato sportivo formato dall’esistente impianto di via Vespucci e dalla futura struttura indoor di via Frausin. Siamo in una zona caratterizzata da un’importante presenza scolastica. La destinazione del fabbricato aveva causato tensioni di carattere politico, dove associazioni rionali e forse politiche dell’opposizione avevano contestato la mancanza di confronto e di condivisione nella decisione comunale, che non avrebbe tenuto nel dovuto conto le istanze di utilizzo sociale dell’ex Pavan.
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