Trieste, chiude il Masè di via Lazzaretto Vecchio

Pochi clienti e conti in perdita. Serrande abbassate anche al negozio di filatelia Adler
Il punto vendita Masè in via Lazzaretto Vecchio
Il punto vendita Masè in via Lazzaretto Vecchio

TRIESTE Masè ha chiuso il punto vendita di via Lazzaretto Vecchio. Un altro pezzettino dello storico marchio di salumi che se ne va. «Purtroppo non funzionava, - ammette l'amministratore delegato dell'azienda, Stefano Fulchir, amministratore delegato della Masè - quella zona non dà grandi soddisfazioni commercialmente parlando, malgrado la vicinanza con la frequentata via Torino che si accede solo dopo una certa ora».

A Trieste dal 2008 chiuso in centro un negozio su 4
Una scritta comparsa spesso sulle vetrine del centro di Trieste

I negozi Masè dunque scendono a 13. Erano 15 quando nel 2013 lo storico marchio dell’industria alimentare giuliana, creato nel 1870, venne acquisito da una cordata di imprenditori friulani composta dalle famiglie Fulchir, Fabbro, Soldati.

I nuovi proprietari avevano assorbito la realtà produttiva di 2mila metri quadrati situata in zona industriale. «Su via Lazzaretto Vecchio abbiamo fatto l’ultimo test nel periodo natalizio - spiega Fulchir - ma neppure in quelle settimane, che sono tra le più produttive dell'anno, il negozio ha dato un segnale positivo andando in pareggio». L'unica dipendente rimasta a lavorare negli ultimi mesi nel punto vendita è stata integrata nella rete vendita degli altri negozi del gruppo Masè.

Frena la corsa dei fallimenti, non in Fvg
Frena la corsa dei fallimenti ma non in regione

Dai dati di Fulchir i punti vendita che stanno dando maggiori soddisfazioni all'azienda sono quelli di Cavana, di via San Nicolò, via Battisti, nel centro commerciale Le Torri d'Europa e via Gallina. «Le salumerie in generale non stanno vivendo un momento molto felice, - riferisce l'amministratore - siamo di fronte ad una contrazione importante dei consumi, di una concorrenza sempre più forte della grande distribuzione e dei prodotti preconfezionati. Senza contare che iniziano a registrarsi lievi flessioni dovute a cambiamenti delle abitudini alimentari anche dei triestini. L'aumento dei vegetariani e dei vegani, ad esempio, è ben evidente».

A fronte di un mercato in divenire, Masè ha deciso di andare oltre i confini regionali. A fine 2015, ad esempio, è stato siglato un accordo tra l’azienda triestina e Carrefour, tra i protagonisti della grande distribuzione.

Il negozio di filatelia Adler di Galleria Protti.
Il negozio di filatelia Adler di Galleria Protti.

I salumi triestini stanno gradualmente venendo inseriti nelle strutture commerciali dell’Italia settentrionale, negli ipermercati e nei punti vendita “Gourmet”. «L’operazione è già iniziata a Udine, Tavagnacco, Portogruaro - precisa Fulchir - e ora nei punti vendita della Lombardia ci sta dando grandi soddisfazioni». Attualmente Masè fattura 7 milioni di euro e dà lavoro a 65 addetti.

Accanto alla chiusura del punto vendita Masè di via Lazzaretto Vecchio, Trieste registra anche quella di Adler di Galleria Protti. Un'attività storica dedicata alla filatelia e alla numismatica che ha salutato i suoi clienti da una decina di giorni. Tra le ipotesi una nuova gestione del foro commerciale che manterrebbe la stessa destinazione commerciale anche per la felicità dei collezionisti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo