Trieste, centro congressi ai nastri di partenza ed Esof affronta il primo test europeo

Il Comune chiude la gara e aggiudica l’opera a Tcc. Bravar: «Il via entro gennaio». I commissari di Euroscience in città
Lasorte Trieste 16/09/14 - Porto Vecchio, Magazzino 27 e 28
Lasorte Trieste 16/09/14 - Porto Vecchio, Magazzino 27 e 28

TRIESTE La Trieste Convention Center si è aggiudicata in via definitiva la realizzazione in project financing del futuro centro congressi del Porto vecchio, magazzini 27 e 28. A comunicarlo è il presidente di Tcc Diego Bravar, che ora annuncia: «Spero che potremo aprire il cantiere entro il gennaio dell’anno prossimo». Nel frattempo anche Esof2020 avanza, e affronterà a breve un nuovo esame da parte della fondazione europea che organizza la manifestazione.

Il Comune ha concluso di recente la procedura di gara europea per l’assegnazione della progettazione attuativa e la realizzazione dell’opera. E ha comunicato lo scorso 17 settembre l’aggiudicazione a Tcc, unica a presentarsi al concorso. La società nel frattempo ha raggiunto quota 55 soci e sta continuando a raccogliere fondi da privati e banche per coprire la sua percentuale sul costo dell’opera, nel complesso 11,5 milioni di euro. Una cifra imponente, che il Comune copre al 45% vista l’utilità pubblica del centro congressi. Gli incontri fra tecnici sono iniziati, il secondo si terrà la settimana prossima fa sapere l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi.

Il presidente di Tcc sintetizza come segue le prossime tappe: «Ora si va verso la firma della concessione con il Comune, dopodiché provvederemo a realizzare il progetto esecutivo. Una volta completo, il Comune, la Sovrintendenza ai beni culturali e tutti gli altri enti coinvolti dovranno dare la loro valutazione. A quel punto l’ente locale potrà dare il via ai lavori». Un momento che Bravar si augura arrivi il prima possibile: «Spero si possa partire entro gennaio dell’anno prossimo, se non prima».

«A quel punto ci saranno tre cantieri in Porto vecchio», conclude il presidente della cordata imprenditoriale. «Ci sarà il Comune impegnato nelle opere di urbanizzazione dell’area con i 50 milioni del governo, ci sarà la Fit che farà i lavori propedeutici all’Esof, e ci saremo noi impegnati nel centro congressi. Di fatto saremo il primo privato a operare nel “nuovo” vecchio scalo cittadino, e penso ci si possa considerare un modello».

Nel frattempo EuroScience approda al capoluogo giuliano. Da lunedì a mercoledì si riunirà per la prima volta ufficialmente nella Sottostazione Elettrica la Steering Commitee, ovvero il board che ha il compito di supervisionare il lavoro di organizzazione dell’EuroScience Open Forum del 2020. Contenuti del programma scientifico, ospiti previsti, organizzazione dei team di lavoro, strutture per lo svolgimento degli eventi e molti altri dettagli tecnici e organizzativi verranno affrontati durante i tre giorni incentrati sulla valutazione del lavoro svolto fino a oggi e sui prossimi passi da compiere verso il Forum della ricerca che si svolgerà a Trieste dal 4 al 10 luglio 2020. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo