Trieste, centro chiuso per smog sino a martedì

TRIESTE Una nube in stile pechinese cala su Trieste. Torna infatti l’allarme per le polveri sottili a causa delle quali il centro sarà chiuso al traffico tutti i pomeriggi da oggi a martedì dalle 15 alle 20. La decisione è stata presa dal Comune dopo che nei giorni scorsi le centraline dell’Arpa hanno registrato un progressivo aumento dei valori delle pm10, ben superiori ai limiti di legge. L'annuncio è stato dato dal Comune anche via Twitter:
Lunedì il dato in piazza Libertà era di 65 milligrammi al metro cubo, in via Carpineto di 61 e in via Svevo di 70. Niente male se si considera che il limite previsto dalla legge è di 50 milligrammi al metro cubo. Il giorno successivo, martedì, i valori registrati dagli stessi rilevatori erano saliti a 84, 90 e 96 millimetri al metro cubo. Mercoledì, ultimo dato disponibile, avevano abbondantemente doppiato il limite di legge raggiungendo quota 109 in piazza Libertà, 111 in via Carpineto e 119 in via Svevo. Roba da infilare il naso nelle mascherine bianche tanto in voga nelle megalopoli intossicate dell’Estremo Oriente.
L’assessore comunale all’Ambiente Umberto Laureni spiega come si è arrivati alla decisione di chiudere il centro: «Noi abbiamo una prassi in base alla quale, in funzione delle informazioni ricevute ogni giorno dall'Osmer e dell’Arpa, decidiamo cosa fare. Le agenzie ci forniscono non soltanto il quadro attuale ma anche un trend previsionale dei giorni successivi». Mercoledì è arrivata in piazza Unità una comunicazione sconcertante: «Arpa ci ha avvisato che, per una complessa coincidenza di fattori, nei prossimi giorni ci sarà una condizione di alto inquinamento in tutta la città». Con conseguente aumento delle polveri nell’aria: «L’aria è stagnante e molto umida, non c’è vento, tutte cose che non aiutano - dice Laureni -. Sono condizioni che si stanno verificando a Trieste ma che prima di arrivare da noi hanno già colpito Udine e prima ancora Pordenone, dove sono dovuti ricorrere al blocco del traffico».
Nei prossimi giorni, purtroppo, la situazione non è destinata a migliorare. La prima previsione di Arpa vaticinava infatti aria inquinata fino a domani. «A quel punto abbiamo chiesto un’anticipazione di più lungo periodo - prosegue Laureni - e loro ci hanno confermato che la concentrazione continuerà ad essere elevata fino alla giornata di martedì. E che, anzi, lunedì e martedì saranno proprio i giorni peggiori».
Con queste previsioni che l’assessore definisce «non brillanti», al Comune non è rimasto altro da fare che decretare la chiusura al traffico: «Si tratta in ogni caso di una soluzione parziale - dice Laureni -, perché così com’è la chiusura è un meccanismo da rivedere. Al momento noi impediamo l’accesso al centro alle automobili dal livello di emissioni Euro3 in giù, ovvero soltanto alle auto più vetuste».
Nel frattempo, però, fermare la circolazione di automezzi nel centro è sicuramente meglio di nulla: «Imponiamo anche una riduzione del ricorso al riscaldamento da parte degli edifici - commenta l’assessore -, una cosa tutto sommato molto facile perché per fortuna in questi giorni fa caldo». In base all’andamento effettivo il Comune deciderà poi come muoversi. L’assessore specifica che «la situazione di inquinamento è talmente pesante su tutto il territorio che è difficile associarla a un fenomeno di inquinamento industriale: in questo periodo l’aria stagnante pesa su tutta la pianura padana ed era inevitabile che arrivasse man mano verso di noi. Non possiamo far finta di niente, perché per qualche giorno le cose resteranno così».
L’appello di Laureni è quindi il seguente: «La situazione è realmente dura e quindi consiglio ai cittadini di comportarsi di conseguenza. Evitino di portare carrozzine in centro e facciano a meno di grandi camminate in centro città mentre gli automobilisti siano ragionevoli nell’uso del mezzo e ci evitino di correr loro dietro. Insomma, le consuete norme di buon senso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo