Trieste, cassa integrazione prorogata alla Modiano

TRIESTE Modiano chiama nuovamente “carta”, o meglio decide di tenersi ancora per un po’ quella che già aveva. Per “giocarsela”, a quanto è dato sapere, non in ogni caso, ma solo se dovesse servire da qui al prossimo autunno. Una carta-paracadute, insomma, chiamata Cigo, Cassa integrazione guadagni ordinaria, destinata potenzialmente a tutti gli attuali 67 dipendenti, o più probabilmente a una parte di essi non definita in partenza. Dipenderà dal numero e dal tipo di ordinativi del periodo.
È il segno che il mercato in cui si muove la Modiano industrie carte da gioco e affini Spa, con fabbrica e quartier generale amministrativo in via Travnik, in Zona industriale, resta come minimo un rebus se non peggio. Le commesse oscillano e stentano a riprendere stabilmente quota. Mancano le certezze, nonostante negli ultimi mesi - grosso modo dall’inizio di quest’anno - la “carta” della Cassa integrazione sia rimasta in mano e non sia stata impiegata perché, di lavoro, ce n’era, evidentemente.
E così in questi giorni, e con decorso formale da ieri, la storica azienda che veicola nel mondo il nome di Trieste con le carte da gioco - abbinandovi più in generale prodotti e servizi di cartotecnica - ha avviato un piano di proroga-ponte di tre mesi, per traguardare l’estate, della procedura di Cigo a rotazione di due anni, aperta nel 2013, che era appena scaduta a giugno.
Il patto che ha portato al prolungamento della Cassa integrazione - stretto fra l’attuale management Modiano, rappresentato dall’altrettanto storico amministratore unico Guido Crechici, e i delegati sindacali della categoria di grafici e cartai - prevede in sostanza un “pacchetto” di possibili 22 giorni di Cigo a testa, per ogni dipendente, spendibili per l’appunto entro la fine di settembre. Il lavoratore che ne viene interessato, per la cronaca, resta a casa e prende dallo Stato, via Inps, più o meno l’80% di quanto avrebbe percepito se avesse fatto le sue ore di servizio.
E poi? Dopo settembre? Si vedrà. Si tornerà a sondare, a preconizzare il mercato delle carte e della cartotecnica industriale. La proroga della Cassa integrazione, così come concepita nel caso della Modiano, è un’ipotesi scritta sulla “carta”, e lì per ora ci resta.
Una possibilità, come tiene a sottolineare, difendendo pure l’accordo sindacale, Maurizio Goat, che ha seguito la cosa per la segreteria Slc-Cgil: «Non è detto venga usata, specie in misura ampia. Questo dipenderà da quali saranno, al caso, i macchinari più o meno utilizzati in base agli ordini. Purtroppo, come tutte le aziende grafiche, anche questa paga la crisi strutturale del mercato delle carte da gioco, che oggi si tendono a fare più fini anziché “triplex” (a grammatura più pesante, di qualità migliore, come usa fare la Modiano, ndr) . L’azienda comunque è sana, dunque ci auguriamo che possa proseguire, e bene».
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