Trieste capitale della scienza: ecco il Centro congressi in Porto vecchio

Sopralluogo di Dipiazza e Fantoni nelle aree destinate a ospitare il grande evento internazionale Il magazzino 28 individuato per ospitare una struttura polifunzionale permanente da 1900 posti
Foto Bruni 08.08.2017 Magazzini 26-27-28 porto vecchio
Foto Bruni 08.08.2017 Magazzini 26-27-28 porto vecchio

Trieste eurocapitale della scienza 2020: come cambierebbe Porto vecchio

L’Euroscience Forum di Trieste avrà il suo quartier generale nella sottostazione elettrica del Porto vecchio. E poco distante, nel magazzino 28, sorgerà un centro congressi che nella volontà del sindaco Roberto Dipiazza è destinato a dare una risposta, se non definitiva di lungo periodo, alle necessità turistiche cittadine. «A questo si aggiunge il Science center del magazzino 26 - commenta il responsabile di Esof Stefano Fantoni -. L’evento lascerà in eredità a Trieste una vera e propria agorà».

Trieste sarà la Capitale europea della scienza 2020
Il logo di Trieste Capitale europea della scienza 2020


Sono i risultati dell’ispezione che Dipiazza e Fantoni hanno fatto ieri mattina in Porto vecchio, accompagnati dai tecnici del Comune. Il passaggio ha sancito l’assegnazione della sottostazione elettrica ad Esof come quartiere generale: «Si tratta di un momento importante - spiega Fantoni -. Perché l’11 settembre arriverà a Trieste la delegazione di Esof da Strasburgo per iniziare a lavorare con noi sulla manifestazione. Così potremo accoglierli in un contesto adeguato».

Commenta Dipiazza: «L’evento della Capitale europea della Scienza che si terrà dal 4 al 10 luglio non deve restare fine a se stesso una volta terminato, ma deve lasciare, oltre alla grandissima visibilità che avremo nel mondo, qualcosa di importante per Trieste.

Nel Magazzino 28 del Porto vecchio, con i suoi 3mila metri quadrati, abbiamo deciso che verrà realizzato un centro congressi permanente da circa 1900 posti».

Con Fantoni e la sua squadra, aggiunge, «abbiamo individuato gli spazi per l’evento che si svolgerà nei Magazzini 26, 27 e 28, mentre la ristrutturata Centrale elettrica sarà il quartier generale». Quest’ultima aggiunge, «sarà una presentazione di un certo livello per la nostra città». Ma la scommessa, quella che Dipiazza definisce «un’idea geniale è bellissima», è la sopravvivenza del centro congressi nel dopo-Esof. «La città aveva bisogno proprio di questo. Quando sono arrivato a Siviglia dopo l’Expo c’era il deserto dei Tartari. Anche a Lisbona era rimasto poco. Noi grazie a Esof avremo un centro congressi da 1900 posti». Una cosa che il sindaco definisce «molto interessante per la città, per il turismo in generale e per il turismo congressuale, a cui tengo in modo particolare».



Fantoni sintetizza così le prossime tappe di avvicinamento: «Il cronoprogramma prevede che già subito dopo le vacanze agostane ci si metta al lavoro per definire il calendario degli eventi. All’inizio di settembre verranno qui i tre componenti dell’Euroscience forum che lavoreranno assieme a noi alla definizione dell’evento. Partiremo quindi da subito per costruire quella rete che, noi speriamo, farà di Trieste il baricentro dell’area del Triveneto e del centro-est europeo».

L’assegnazione degli spazi, secondo l’ex direttore della Sissa, conferma la buona armonia stabilitasi fra gli organizzatori della candidatura e le istituzioni pubbliche: «Non è una cosa da poco, è un fatto significativo - dice -. Il Comune ha espresso il suo desiderio di fare in modo che le strutture possano rimanere il più a lungo possibile. Intendono puntare seriamente su questo evento».

Il risultato sarà un «centro congressi di dimensioni ragguardevoli».

Conclude Fantoni: «Lo ritengo interessante. Naturalmente nell’eredità di Esof io ci metto anche lo Science Center che sarà localizzato nel magazzino 26. Sarà il primo nucleo del grande museo scientifico che Paolo Budinich sognava di riuscire a creare a Trieste quando pose le basi per le istituzioni scientifiche cittadine così come sono oggi».

È già in cantiere, di fatto, il trasferimento dell’Immaginario scientifico negli spazi del magazzino 26. Potenzialmente sarà il punto di partenza del Museo della scienza che entro il 2020 potrebbe vedere la luce in Porto vecchio.

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