Trieste, cancelli e telecamere per “proteggere” la nuova piazza Hortis
Qualche mese di lavori e 164mila euro dopo, ecco il nuovo parco di piazza Hortis: il giardino botanico rinnovato è stato presentato ieri mattina, con tanto di buffet condiviso con il vicinato, dal sindaco Roberto Dipiazza, il vicesindaco Pierpaolo Roberti e l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi. L’esito è indubbiamente felice, anche se la preoccupazione della giunta ora è far sì che il parco rimanga nelle condizioni attuali senza diventare un immondezzaio in breve tempo: ragion per cui è allo studio la possibilità di una recinzione da chiudersi nottetempo, come già accade in altri parchi cittadini.
I lavori sono stati chiusi circa un mese prima del previsto, fa sapere il Comune. Lodi ha dichiarato: «I lavori hanno visto la posa di nuova pavimentazione in materiale naturale “stabilizzato” dei vialetti interni al giardino, la realizzazione di un impianto di smaltimento delle acque meteoriche, l’ampliamento delle superfici fruibili con lieve variazione della morfologia delle aiole preesistenti, il rifacimento dell’impianto di irrigazione, la messa a dimora di nuove piante, l'installazione di una fontanella per l'acqua potabile».
E' stata effettuata anche la riqualificazione e l’allargamento della zona riservata alle attività ludiche per i più piccoli (con sostituzione della gomma antitrauma deteriorata). Donati al Comune dalla Fondazione CRTrieste sono stati collocati sul posto anche dei giochi di tipo “inclusivo”, che possono essere utilizzati anche da bambini e ragazzi con disabilità. Particolare attenzione quindi anche nell’eliminare tutte le barriere architettoniche e favorire l'utilizzo del giardino da parte dei disabili. Proprio la nuova pavimentazione “rigida” dei vialetti consente ora la migliore fruizione anche con sedie a rotelle e passeggini, mentre prima (con il ghiaino) risultava ben più difficoltosa.
Così invece il sindaco Dipiazza: «Questo parco lo riqualificò Illy, poi lo rifacemmo noi durante un mandato precedente, ora è la terza volta che lo rimettiamo a nuovo e siamo contenti di averlo fatto. Voglio però lanciare un appello ai giovani: piazza Hortis è un bene pubblico, in cui abbiamo investito i soldi di tutti. Cerchiamo di mantenerla così».
Il sindaco ha ricordato che un tempo i parchi triestini erano sorvegliati da guardiani: «Dovremo cercare di tornare ai vecchi tempi, l’idea di utilizzare corpi come i carabinieri in congedo è da prendere in considerazione. La notte, poi, chiuderemo con una recinzione».
Roberti è intervenuto per sottolineare che i vigili urbani «presteranno un’attenzione particolare a piazza Hortis prima della realizzazione della cancellata».
Alla presentazione è intervenuto anche il preside del Nautico Bruno Zvech: «Trovo importantissimo questo intervento - ha dichiarato -. Ha una sua valenza anche nel completamento del lavoro fatto con la ristrutturazione dell’istituto». La recente nascita dell’Accademia del Nautico, ha proseguito, «ha portato bene anche da questo punto di vista». Anche Zvech concorda «su tutta la linea» con l’ipotesi della recinzione: «Io non sono un fanatico del controllo, ma c’è il bisogno oggettivo di preservare in buono stato un bene comune». A tal proposito il Nautico ha già proposto al Comune «delle forme di collaborazione».
In piazza Hortis ieri mattina si sono visti anche i consiglieri comunali Piero Camber (Fi) e Fabio Tuiach (Lega), oltre al consigliere regionale e comunale forzista Bruno Marini: «Abbiamo già presentato in consiglio comunale una mozione per il ripristino dei guardiani - ha dichiarato Marini -. Vedremo poi se con la formula dei nonni paletta o altro. Io ricordo che quando ero bambino il guardiano del parco c’era, in divisa, ed era una figura di cui noi bambini avevamo addirittura paura».
Camber dal canto suo ha osservato come «nei pressi di piazza Hortis ci sono due telecamere ma ne servirebbe una proprio in piazza, in modo da sorvegliare quel che avviene all’interno del parco».
La piazza venne creata a seguito della demolizione di una parte del convento dei padri minoriti annesso alla chiesa di Sant'Antonio Vecchio (oggi Beata Vergine del Soccorso). L’amministrazione francese intitolò la nuova piazza alla vittoria di Lutzen, mentre il governo austriaco la ribattezzò piazza Lipsia per celebrare la sconfitta napoleonica. Nel giardino, che occupa la quasi totalità della piazza, sono presenti alberi d’alto fusto di pregio provenienti anche da paesi esotici. Al centro c'è la statua di Attilio Hortis, uomo politico cittadino, opera dello scultore G. Mayer. Piazza Hortis è il fulcro di un asse pedonale che collega piazza Unità e diverse istituzioni culturali, come la biblioteca civica e il museo Revoltella.
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