Trieste: canale Maria Teresa, plebiscito sul web
TRIESTE Volete che il Canal Grande venga ribattezzato “Maria Teresa”, l’imperatrice asburgica di cui il 13 maggio 2017 si festeggerà il trecentesimo della nascita? I 4500 triestini, che da sabato 5 novembre a ieri pomeriggio hanno partecipato al sondaggio promosso dal “Piccolo”, si sono espressi favorevolmente, a grande maggioranza: infatti l’87% dei votanti ha detto sì.
L’iniziativa “referendaria” si collegava a una petizione presentata da 23 associazioni culturali triestine all’attenzione delle autorità municipali: il sindaco Dipiazza, l’assessore alla Cultura Rossi, il presidente del Consiglio Gabrielli.
Dipiazza, interpellato poco prima che fossero chiuse le urne informatiche ma quando l’esito era ormai chiaro, ha dichiarato di essere «personalmente contrario» all’intitolazione del Canale in occasione del genetliaco imperiale. E non certo - ha voluto chiarire - per motivi “asburgofobici” o tardo-irredentistici, anzi, «sono stato io, durante il secondo mandato, a reinserire in piazza Venezia il monumento a Massimiliano».
«Ma non mi opporrò al volere delle istituzioni cittadine - ha aggiunto - anche se ritengo che dedicarle un’ampia strada in Porto Vecchio possa rappresentare una soluzione migliore».
L’idea, che l’antica arteria acquea rechi il riverito nome asburgico, è stata rilanciata da un pool di associazioni composto da Ponterosso, Vergerio, Mitteleuropa, Italia-Austria, Maria Theresia, Tredici Casade, Adria-Danubia, Scipio Slataper, Circolo della stampa, Istria, Club touristi, Arara Ts, Decebal, Gruppo 85, Istituto giuliano di storia ecc., Slovenski Klub, Società di Minerva.
Oltre a queste sigle hanno sottoscritto la petizione le Comunità croata, ebraica, greco-orientale, serbo-ortodossa. Rammentiamo inoltre che il 13 maggio scorso - 299° anniversario della nascita dell’imperatrice - un gruppo di aderenti al Club touristi si era radunato, proprio in testa al Canale, invitando al piccolo ricordo la console d’Austria.
Si è accennato al ri-lancio dell’intitolazione, perchè non è la prima volta che si fa strada questa possibilità di rimembranza. Era l’anno 1980, quando, ricorrendo il duecentesimo della morte della sovrana, l’allora consigliere della LpT Walter Cusmich presentò un’analoga proposta al civico consesso triestino: l’intitolazione del Canale sarebbe stata accompagnata dalla posa di una lapide in otto lingue, quelle parlate nell’Impero Asburgico.
Lo stesso Cusmich ricordava che il dibattito sulla sua mozione slittò al 1981, per far saltare la coincidenza, e comunque le resistenze trasversali destra/sinistra furono molto forti, tanto da vanificare il tentativo dedicatorio. E fu, sempre secondo Cusmich che presiede l’associazione Maria Theresia, soprattutto la lapide plurilingue a frenare l’ormeggio imperiale in Canal Grande.
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