Trieste, Campo Cologna già a pezzi: pista sbriciolata e reti rotte
TRIESTE Tartan nuovo di zecca che si sbriciola al contatto con la mano, ristagni d’acqua su alcune parti della pista, reti anti-cinghiali sfondate, attrezzature rimosse e danneggiate e pure illuminazione precaria. Sono le criticità che sta palesando il rinnovato campo di atletica “Draghicchio” di Cologna, rilevate nei giorni scorsi dalle società che svolgono regolarmente i loro allenamenti e fatte proprie dalla Fidal locale, che ha chiesto al Comune di Trieste un incontro al più breve – ottenuto e pianificato per domani – per fare il punto della situazione.
«I lavori sono stati terminati solo parzialmente per quanto riguarda il rifacimento del campo – premette Giacomo Biviano, commissario del Comitato provinciale della Fidal di Trieste – ma per quanto riguarda la pista la ditta competente ha già ultimato il suo intervento». Con risultati, evidentemente, non proprio all’altezza. «Sulla pedana del salto in alto – spiega sempre Biviano – al semplice tocco della mano il tartan viene via e rimane la sola colata di cemento sottostante». Con il rischio-beffa, al di là dell’usura anticipata, di non vedersi omologato l’impianto da parte della Federazione nazionale di Atletica leggera.
«La pista è stata ultimata da poco – prosegue Biviano – ma si nota già la diversa tipologia di colate, tanto che l’acqua in alcune zone della pista e delle pedane ristagna di più rispetto ad altre. Ciò significa che il livellamento non è stato fatto a dovere». Criticità minori riguardano le mancate segnature sulla pista di alcune discipline.
Le società di atletica, poi, lamentano dei danneggiamenti alle strutture preesistenti, avvenuti nel corso dei lavori. Come lo spostamento e la rimozione di una rete e di alcuni anelli metallici a protezione del materasso per il salto in alto. Che nel frattempo, dopo le ultime piogge, si è riempito d’acqua, diventando così inutilizzabile. «Dispiace – sottolinea lo stesso commissario Fidal – perché era quasi nuovo, donato dalla Fondazione CrTrieste solo due anni fa». Il materasso, a questo punto, dovrà essere rinnovato attraverso il bando che il Comune è in procinto di emettere per assicurare alle società di Campo Cologna tutte le attrezzature necessarie, ulteriore vincolo per ottenere l’omologazione del campo stesso. E ai problemi fin qui elencati si aggiungono quello di natura esterna. Come l’illuminazione. «Ora sono funzionanti solamente i fari posizionati sul lato della tribuna – riattacca Biviano – ma con il progressivo accorciarsi delle giornate diverrà sempre più difficile allenarsi in sicurezza. E ricordiamoci che il campo è utilizzato quasi esclusivamente da dopolavoristi, che sono soliti allenarsi nelle ore serali».
Infine, ecco pure le reti anti-cinghiale, senza le quali tutti i lavori svolti finora – e gli interventi che rimangono da completare – rischiano di essere vani. «Abbiamo notato che l’opera per queste reti è stata abbandonato a metà – conclude Biviano – e che in alcune parti la recinzione è completamente divelta. In questo modo qualsiasi cinghiale potrebbe entrare e fare danni alla pista, come già successo in passato». E proprio i cinghiali sono stati in passato fra i motivi che avevano reso necessaria una ristrutturazione di Campo Cologna che ora si rivela incompleta.—
Riproduzione riservata © Il Piccolo