Trieste, busta con proiettile al sindaco Dipiazza

Missiva minatoria fatta recapitare in municipio. Il primo cittadino minimizza. Aperta un'inchiesta da parte della Digos e della procura
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza

TRIESTE Una busta contenente un non meglio precisato proiettile è stata recapitata alla segreteria dell'ufficio del nuovo sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, esponente di centrodestra in carica da venti giorni dopo aver battuto al ballottaggio l'uscente di centrosinistra Roberto Cosolini.

Il fatto risale ad alcuni giorni fa, ma è stato reso noto soltanto nella giornata di lunedì 11 luglioi. Indagini sono in corso da parte delle forze dell'ordine, in particolare della Digos, e un'inchiesta giudiziaria è stata aperta dalla procura presso il Tribunale di Trieste.

Non è ancora chiaro se il proiettile fosse accompagnato o meno da un messaggio, né è stato specificato il calibro della munizione e neanche il tipo di busta che lo conteneva.

Dipiazza minimizza, ricordando che situazioni simili rientrano quasi nell'ordinario.

Non è la prima volta, anzi è piuttosto frequente, che esponenti di spicco della vita politica e amministrativa della città e della regione Friuli Venezia Giulia abbiano ricevuto missive minatorie. Molto spesso queste ultime sono poi state fatte risalire a uno specialista in materia, il sedicente leader dei Pot, Gerardo Deganutti, tuttora detenuto in carcere.

Intanto la presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, ha espresso «solidarietà al sindaco Dipiazza per l'atto minatorio di cui è stato fatto oggetto». Per Serracchiani, «sono da condannare tutti i gesti che richiamano o incitano alla violenza e in modo particolare quando‎ l'obiettivo sono istituzioni democratiche»

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