Trieste, bufera sulla Sgt, i soci sfiduciano consiglio direttivo e presidente
TRIESTE Il presidente della Ginnastica Triestina, Massimo Fumaneri, e il suo direttivo sono stati sfiduciati dalla maggioranza dei soci presenti al voto. Resteranno in carica solo per l’ordinaria amministrazione, fino al prossimo 11 giugno. Giorno in cui è stata convocata l’assemblea elettiva che indicherà i nuovi vertici della storica polisportiva.
Ufficialmente quindi, da ieri sera, la Ginnastica è nuovamente senza una guida. All’infuocata assemblea straordinaria hanno partecipato 268 iscritti che hanno esibito 205 deleghe. A questi vanno aggiunti 3 soci benemeriti e altri 6 benemeriti con delega. In totale, quindi, erano 482 i voti a disposizione. Addirittura 355 quelli espressi a favore della revoca del mandato all’attuale presidente e al direttivo che l’ha fin qui affiancato. Una bocciatura schiacciante, dunque, e sottolineata persino da un poco elegante applauso. «Prendo atto del voto, - ha dichiarato Fumaneri al termine dell’assemblea -. Ora ci riserviamo di fare delle valutazioni anche a fronte del parere dell’avvocato del Coni, Guido Valori, che ho letto ai soci, e che analizzato il nostro statuto ritiene l’assemblea non possa revocare il consiglio direttivo e del presiedente». Dunque, la partita potrebbe essere tutt’altro che chiusa.
L’anticamera dell’assemblea straordinaria evidenziava già un’atmosfera infuocata. Alle 17, nel lungo corridoio accanto alla storica palestra A, centinaia di soci diligentemente in fila attendevano di potersi registrare, dimostrare di essere soci per poi poter accedere allo spazio riservato all’assemblea. In contemporanea, una fila parallela atteneva di accedere alla Sala Rovis, dove l’istruttore di judo Raffele Toniolo aveva istituito un banchetto e, computer alla mano, prendeva nota dei “suoi”, vale a dire dei soci pronti a votare contro Fumaneri. Annotava nome e cognome, assegnava un’eventuale delega. «Ci organizziamo, non mi fido, indicativamente abbiamo in mano 300 voti, incluse le deleghe», spiegava.
Visti i risultati delle votazioni, aveva fatto bene i conti. Alle 18.30 è stata aperta l’assemblea straordinaria reclamata attraverso una petizione sottoscritta da 268 soci che, nel chiedere un cambio di passo, denunciavano stipendi pagati in ritardo, contratti non firmati, poca chiarezza sul bilancio. Per consegnare alla platea una fotografia della situazione della Ginnastica Triestina, di fronte all’ampia platea erano state sistemate una serie di lavagne che riportavano il bilancio di ogni singola disciplina. In attivo il mini basket, il basket femminile, la ginnastica artistica femminile, quella acrobatica, e quella ritmica.
Segno meno invece per judo, scherma e ginnastica artistica maschile. Il numero di iscritti alle diverse discipline è pressoché invariato, solo il mini basket ha subito un’impennata, passando dagli 87 atleti dell’anno 2017-2018 ai 140 attuali. Numeri che però non hanno convinto la maggior parte dei soci che poco prima delle 21. 30, con il loro voto hanno sancito la dipartita degli attuali vertici.
«Ancora una volta hanno dato dimostrazione delle loro impreparazione, - sostiene Toniolo -, le risposte poco puntuali alle domande dei soci hanno portato a quella votazione». «Un risultato eclatante - ha commentato Massimo Varrecchia, promotore della petizione – che dimostra che la maggior parte dei soci della Ginnastica Triestina vuole un consiglio direttivo più rappresentativo. Nella lista che ci accingiamo a preparare, – anticipa – ogni sezione avrà un suo rappresentante». —
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