Trieste, braccio di ferro sul futuro della palestra Morpurgo
TRIESTE Un’associazione sportiva pronta a investire ottantamila euro per ristrutturare un bene pubblico, una palestra, e prenderla in concessione. Ma il Comune di Trieste, proprietario, non è disposto a dare carta bianca. Non a occhi chiusi almeno, non subito e non senza precisi accordi o pareri tecnici. E per questo convocherà una commissione ad hoc in modo da decidere sul da farsi.
La palestra è quella della scuola Morpurgo di via Locchi: una struttura degradata, dove l’Associazione dilettantistica Centro Coselli, che conta 450 atleti, da anni porta avanti le attività di pallavolo, minibasket, danza e ginnastica artistica. «Spogliatoi, parquet e illuminazione sono davvero in condizioni critiche - spiega il responsabile Marcello Livatino - ci sono molti lavori da fare, anche di messa in sicurezza. In sostanza puntiamo a rendere il tutto più agibile, in modo che sia utile anche per i bambini che frequentano l’istituto scolastico». L’associazione intende chiedere 40mila euro alla Regione, con un bando, mentre per gli altri 40 farà riferimento ai prestiti del credito sportivo. Ma per ottenere i fondi dalla Regione è necessario avere in mano la palestra, cioè la concessione comunale. «Il Comune ci ha detto di no - osserva Levatino - perché sostiene che nessuna palestra scolastica della città è in concessione alle società. Ma perché questo non vale per la Servolana, ad esempio, o l’Azzurra basket? Perché loro possono? Non capisco perché il Comune si mette di traverso, visto che noi investiamo denaro e tempo. Non intendo fare alcuna polemica, ma vorrei che si capisse che intendiamo sistemare un bene pubblico».
Il tema avrebbe dovuto essere affrontato lunedì scorso in Commissione trasparenza per i dovuti chiarimenti con l’assessorato allo Sport, che fa capo a Edi Kraus, ma l’incontro è stato rimandato alla prossima settimana. Kraus mette le mani avanti: «Non sono contrario a priori, ma va detto che siccome la palestra è usata da più società, tutte devono essere favorevoli. Anche perché le strutture comunali sono gestite dalla Tergestina, con cui ho suggerito di accordarsi. L’attività preminente è delle scuole, che fanno attività fino a metà pomeriggio. Poi, per il resto dell’orario, è la Tergestina a occuparsi del coordinamento in accordo con le associazioni. Questo vale anche per la Morpurgo. Quindi io devo essere sicuro che le altre realtà che fanno sport non vengano buttate fuori solo perché c’è un privato che mette 40mila euro. Inoltre – aggiunge – se si faranno lavori lì, serve pure il parere dell’assessorato ai Lavori pubblici. Ma finora non ho avuto alcun segnale».
Se Kraus frena, altri politici cittadini invece invitano ad accelerare la pratica e arrivare a una soluzione favorevole per la Coselli. E il pressing, va detto, è bipartisan. «Il Comune sostiene che non può dare in concessione diretta l’utilizzo della struttura - rileva Franco Bandelli di Un’Altra Trieste – e così la Coselli rischia di perdere i 40mila euro della Regione per sistemarla. Mi pare una cosa allucinante: il Comune ormai non ha soldi per niente, ma abbiamo un privato disponibile a fare dei lavori essenziali per sistemare un luogo pesantemente degradato e qualcuno si oppone? Una riqualificazione che poi si renderà utile non solo per la Coselli, ma per l’intera scuola. Invito il Comune a ragionare, a trovare la formula giusta. C’è una società sportiva pronta a investire, rendiamoci conto. Quello è un bene che usano tutti, chiediamo una riflessione all’assessore Kraus ma anche all’assessore Antonella Grim».
Sulla stessa linea Iztok Furlanic (Fds): «Il problema è risolvibile assegnando la concessione - sottolinea - ben venga se c’è un privato che si fa avanti con queste intenzioni. Quindi si analizzi al più presto la questione e si prenda una decisione: questa è un’occasione importante da non lasciarci sfuggire, considerando il degrado in cui versano varie strutture sportive comunali».
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