Trieste, bonus bollette del Comune in aiuto agli utenti morosi

Patto con il gruppo Hera per evitare il taglio delle utenze ai cittadini in crisi Il Municipio anticiperà i soldi che verranno poi saldati con un piano di rientro

TRIESTE La congiuntura economica resta fiacca, perdura il manifestarsi di nuove povertà legate alla perdita del posto di lavoro o alla messa in mobilità, ergo le istituzioni confermano le forme di “ammortizzazione sociale” studiate negli ultimi anni per lenire il disagio delle fasce di popolazione maggiormente in difficoltà.

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Un esempio, di quella che l’assessore al Welfare municipale Carlo Grilli definisce «mediazione sociale» da parte del settore pubblico, riguarda i contributi a cittadini che abbiano problemi a pagare le bollette di acqua, luce, gas.

Così, sulla scia di iniziative avviate dalla giunta precedente, anche l’esecutivo Dipiazza riprende la strada dei protocolli sottoscritti con AcegasApsAmga e con EstEnergy, allo scopo di prevenire il taglio delle utenze alla clientela morosa. Morosa, ovviamente, per il sopravvenire di problemi di carattere economico-retributivo tali che anche il saldo della bolletta non è scontato.

Così la delibera 733, portata in giunta da Grilli nella seduta in “zona Cesarini” del 29 dicembre, approva lo schema di accordo con le utilities in ordine «ai clienti economicamente svantaggiati», schema che avrà una durata triennale.

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Non è agevole determinare adesso quanti potranno essere gli interventi “lenitivi” del Comune - dice Grilli - ma l’assessore stima, con ampia approssimazione, che perlomeno un centinaio di casi potranno essere affrontati ricorrendo a circa 15 mila euro annui. A Grilli preme anche chiarire che la “mano” municipale non è e non può essere di per sè risolutiva, è uno strumento ulteriore a sostegno del diffuso disagio sociale.

Gli otto articoli del protocollo impegnano le società erogatrici di pubblici servizi «a effettuare specifiche modalità di pagamento rateizzato delle bollette per una fascia di utenza meno abbiente e a proporre per tutti i clienti delle offerte a “rata costante” per la fornitura di gas».

Con tre finalità esplicitate nell’articolo 1: prevenire il distacco delle utenze «dando concreto aiuto a chi versa in temporanea situazione di difficoltà», prevedere pagamenti agevolati delle bollette, elaborare un “progetto personalizzato” che preveda un piano di rientro dall’esposizione debitoria per la fornitura di acqua-luce-gas.

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La modalità di gestione è la seguente: una volta che il cliente abbia ricevuto un’avviso di sospensione della fornitura, ad AcegasApsAmga e ad EstEnergy - spiega l’articolo 3 - giungerà uno scritto comunale «in merito alla disponibilità a sostenere la persona in carico con un contributo economico finalizzato nal saldo totale, contributo che il Comune si riserva a versare di norma nei 30 giorni successivi».

La morosità non dovrà essere inferiore a 150 euro. Sarà l’assistente sociale comunale a concordare la rateizzazione del debito. Uno schema, riportato sotto l’articolo 4, riassume le casistiche d’intervento: i clienti sotto i 7500 euro avranno il Comune che eroga un sussidio per il totale pagamento della fornitura, poi il Comune definisce un piano di rientro fino a un massimo di 6 rate che possono salire a 9 con una quota di compartecipazione del 30%. Per i clienti con Isee superiore a 7500 euro il Comune segnala allle utilities i casi degni di attenzione al fine di accordare un piano di rientro fino a 6 rate.

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