Trieste, bloccato "stalker" di 18 anni

E' accusato di atti persecutori, tentata estorsione e percosse un "bullo" che aveva fatto di un minorenne la sua vittima

È indagato per atti persecutori, tentata estorsione e percosse un bullo di 18 anni che aveva fatto di un minorenne la sua vittima.

E' questo il risultato delle indagini coordinate dalla procura di Trieste, che si sono concluse con il divieto, per B. G. - queste le inziali del diciottenne indagato  - di avvicinarsi ai luoghi frequentati dal ragazzo offeso.

Il provvedimento è stato appena emesso dal Gip di Trieste.

La vittima, si diceva, è un minorenne che è stato bersaglio di continui atti vessatori con reiterate richieste di denaro. A partire dalla fine di agosto, la vittima ha iniziato a ricevere una pluralità di messaggi minatori tramite social da parte dell'indagato, che ha perfino millantato di avere conoscenze nelle forze dell'ordine, e di essere egli stesso un poliziotto.

Successivamente, il ragazzino è stato avvicinato in strada, spinto contro un muro e picchiato. Da qui una escalation di pedinamenti, minacce e richieste di soldi, fino a quando il bullo ha cominciato perfino ad appostarsi davanti alla scuola del giovane. Nel corso di uno degli appostamenti non ha demorso nemmeno di fronte all'arrivo della madre della vittima, cui ha chiesto del denaro, precisando che "avrebbe picchiato il ragazzo colpendolo con un pugno, per averlo fatto arrabbiare".

Stessi propositi minatori che il bullo ha confermato anche ai poliziotti intervenuti nella scuola "degli appostamenti".

Insomma, il "bullo" ha agito come uno stalker, considerando che per due mesi la sua vittima è stata costretta a cambiare abitudini di vita.  Da qui il provvedimento, che è stato notificato al giovane lo scorso 18 novembre. "Laddove tali atteggiamenti dovessero protrarsi - precisa la nota della questura - B. G. rischia un aggravamento, con l’applicazione di misure detentive".

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