Trieste: «Blitz in Comune, antagonisti a processo» VIDEO

Rinvio a giudizio per gli autori dell’irruzione negli uffici del Welfare che ferirono due marescialli dei vigili
Il “contatto” tra il maresciallo Sluga e i manifestanti in un frame del video dell’Asc
Il “contatto” tra il maresciallo Sluga e i manifestanti in un frame del video dell’Asc

TRIESTE Doveva essere - almeno nelle intenzioni - l’occasione per rivendicare il diritto ad avere un’abitazione, tentare un contatto concreto con il Comune e soprattutto denunciare le difficoltà nelle quali si trovano numerosi cittadini alle prese con la precarietà del lavoro e i continui morsi della crisi economica.

Trieste: il "confronto" tra i vigili e i centri sociali

Invece quello andato in scena il 7 agosto dello scorso anno al terzo piano di via Mazzini 25, negli uffici dell’Area Servizi e politiche sociali, si è rivelato non solo un momento di forte tensione, che ha visto contrapporsi gli attivisti dell’Assemblea sociale per la casa (Asc) e gli agenti della polizia locale intervenuti per presidiare gli uffici comunali, ma anche un vero e proprio assalto.

Del quale hanno fatto le conseguenze due sottufficiali della polizia locale. Si tratta di Alessandro Francioli e Fulvio Sluga, quest’ultimo anche esponente del centrodestra. Il primo spintonato, insultato e minacciato e il secondo anche picchiato (prognosi di 6 giorni per algie bilaterali alle spalle e contusione al polso sinistro).

Per le accuse di aver invaso gli uffici comunali e di interruzione di pubblico servizio, il pm Cristina Bacer ha chiesto il rinvio a giudizio di undici antagonisti, tra cui spiccano i nomi di Luca Tornatore, 40 anni, storico portavoce del movimento, e di Alfredo Racovelli, 44 anni, già consigliere comunale dei Verdi.

I centri sociali entrano in Comune Parapiglia con i vigili urbani VIDEO
Il parapiglia in via Mazzini (foto twittata dal no global Luca Tornatore)

Gli altri sono: Guglielmo Somma, 28 anni; Moreno Zuzich, 33 anni; Alessandro De Conti, 34 anni; Gabriele Greco, 36 anni; Diego Ruzzier, 21 anni; Martina Lamanda, 25 anni; Lisa Lombardini, 32 anni; Gaia Agozzino, 23 anni e Katarina Fisher, 39 anni. In particolare ad essere indicati come gli aggressori dei due sottufficiali della polizia locale sono Guglielmo Somma e Moreno Zuzich.

Compariranno tutti venerdì davanti al gip Laura Barresi. Sono tutti difesi dall’avvocato Luca Maria Ferrucci. I due sottufficiali sono assistiti dagli avvocati Alberto e Andrea Polacco che hanno annunciato la costituzione di pare civile.

La manifestazione era iniziata poco prima delle 11, quando una trentina di manifestanti dell’Assemblea sociale per la casa si erano riuniti pacificamente sotto la sede dei Servizi sociali in via Mazzini. Dopo aver appeso uno striscione con su scritta la rivendicazione «Casa e reddito per tutti», era iniziata la distribuzione di un volantino riportante le motivazioni della protesta.

Una manifestante, Martina Lamanda, a nome dei presenti, aveva anche assicurato che non si sarebbero ripetute le scene già viste qualche mese prima, in aprile, quando lo stesso gruppo aveva cercato di occupare l’ufficio dell'assessore Famulari. Ma anche questa volta la calma era stata rotta dal tentativo da parte di due manifestanti di raggiungere il terzo piano per tentare di incontrare il direttore dell’Area Mauro Silla, che in quel momento era impegnato in una riunione.

È successo che i due manifestanti erano saliti con l’intento di portare pacificamente all'attenzione del dirigente le loro storie, fatte di difficoltà economiche e di vane attese del contributo per l'affitto. La versione delle due parti in causa coincide, almeno fino a quando gli altri manifestanti hanno deciso di raggiungere compatti il terzo piano, lasciando in strada alcuni isolati attivisti, fra i quali l’ex consigliere comunale Alfredo Racovelli.

In breve c’erano stati spintoni, mani al collo e molte urla avevano animato il corridoio del terzo piano. Qualcuno, sia fra i manifestanti sia fra gli agenti, aveva riportato qualche piccolo graffio e contusione. Nessuno, per fortuna, era dovuto ricorrere alle cure mediche. La peggio - come detto - l’aveva avuta il maresciallo e dirigente regionale Ugl nonché ex assessore e storico rappresentante della destra triestina Fulvio Sluga: nel parapiglia era stato preso per un polso e così aveva visto il proprio orologio rotolare a terra.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo