Trieste, Bike Pride per la pista ciclabile in via Mazzini

Sabato in centro la pedalata che promuove la creazione di un percorso lungo l’area pedonalizzata
In bicicletta lungo via Mazzini nel tratto pedonale
In bicicletta lungo via Mazzini nel tratto pedonale

TRIESTE. Un percorso ciclabile continuo, sicuro e riconoscibile. È la filosofia che anima il Bike Pride, una originale pedalata lungo le vie del centro storico, programmata per sabato sera con ritrovo a partire dalle 19 in piazza della Repubblica. L’iniziativa, organizzata da Fiab Trieste Ulisse, si pone come obiettivo la realizzazione di un percorso ciclabile lungo via Mazzini, come previsto dal Piano del Traffico, con la possibilità di una diramazione per raggiungere in bicicletta il viale XX Settembre.

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Un evento che, sotto la parola d’ordine “Noi siamo il traffico”, vuole sottolineare come le biciclette siano un mezzo di trasporto comodo, veloce e sostenibile per muoversi in ambito urbano. Ma intanto la pedonalizzazione di via Mazzini continua a dividere cittadini e commercianti. A colpi di petizioni. Da una parte c’è il fronte del “no” che vede unite molte attività che gravitano nell’area di piazza Goldoni e dintorni, e che sta raggiungendo quota 3000 firme. Dall’altra una serie di commercianti di via Mazzini che stanno rispondendo con una contro-raccolta firme partita solo da pochi giorni, ma che ha già abbondantemente superato il migliaio di sottoscrizioni.

«Sia chiaro non vuole essere una battaglia, ma un punto di vista ben preciso - spiega Stefano, dell’edicola di piazza Goldoni -. Non siamo contrari alla pedonalizzazione in se stessa, quanto al modo in cui viene portata avanti, recando grossi disagi a cittadini e commercianti. Non si può procedere a strappi, ma ci deve essere un progetto che ha una sua continuità e una sua completezza».

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Concetti ripresi da Laura, del Bar pasticceria La Perla di via Santa Caterina: «Intervenire in questo modo non ha nessun senso e noi lo tocchiamo con mano ogni giorno sentendo le lamentele dei cittadini, soprattutto quelli più anziani. Mi sta bene la pedonalizzazione, ma allora facciamola in modo globale, chiudendo tutto il centro e creando un vero e proprio ring».

Sull’altro fronte non mancano le argomentazioni: «Un’area pedonale a Trieste ci vuole - afferma Roberto, del bar Koala di via Mazzini -. Non è solo un discorso di introiti e vantaggi economici, ma proprio di maggiori spazi a favore dell’utenza e quindi di maggior vivibilità per l’intera città». Così infine Alberto, del negozio Robe di Kappa: «Si tratta di un progetto che rientra nell’allargamento del centro storico che, come in molte altre città, vuole essere maggiormente vivibile».

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